L’ASD Monte ha vinto per 2 a 1 contro la Nuova Ischia e adesso dovrà affrontare e vincere l’ultima gara se vuole essere promossa in Eccellenza.
Una gara dai toni accessi e dalla passione evidente. Primo tempo chiuso a reti inviolate con due squadre praticamente perfette tatticamente. Nel secondo tempo l’Ischia prova qualcosina in più e trova la rete del vantaggio con Saurino che insacca di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il colpo per la squadra di casa è tremendo. Di Matteo e compagni fanno fatica a riprendersi dallo schiaffone che li ha centrati in pieno viso. Ma si va avanti e nessuno vuole smettere di crederci. E così succede che al 90esimo o quasi un ragazzo di Monte di Procida trovi il gol facendo esplodere il Vezzuto Marasco. I supplementari sono una sofferenza indicibile con la stanchezza che incide più di ogni altra cosa. Ma nel secondo extra time arriva il gol della vittoria. Lo segna sempre lui, El Pistolero Palma, che dal dischetto stacca il biglietto per la prossima gara, quella decisiva, di domenica prossima con il Calpazio sempre a Monte di Procida.
Una di quelle partite capaci di accendere la passione e l’entusiasmo anche degli sportivi piu distratti.
Se oggi eravate sugli spalti del Vezzuto Marasco avete assistito ad un autentica impresa che si è manifestata attraverso l’impegno e il sudore, i crampi e il lavoro, le lacrime e la determinazione.
L’impegno e il sudore. Il Monte ha giocato una gara difficilissima con l’Ischia ribattendo colpo su colpo, giocando con grande impegno tattico e capace di resistere solo grazie al sudore di tutti i suoi uomini. Tutti
I crampi e il lavoro. Alla fine dei 120 minuti non c’era un solo montese che potesse camminare senza avvertire i morsi tremendi e dolenti dei crampi. Tutti avevano dato tutto, dal ragazzino under all’esperto capocannoniere. Tutti avevano reso possibile attraverso il lavoro incessante di Mister Ambrosino questa favola.
Le lacrime e la determinazione. Le lacrime sono state di dolore quando, dopo aver perso per infortunio un difensore titolarissimo come Zinno, il Monte perdeva anche un centrocampista di valore assoluto come Marigliano. Per lui lacrime disperate al momento del cambio perchè lasciava la sua squadra nel momento peggiore: sotto di un gol e con pochi minuti al termine. Ma anche lacrime di gioia quando un ragazzino montese doc Lubrano in una delle ultime azioni della gara inventava con una testata il gol dell’apoteosi. Era quel siamo ancora vivi di qualche anno fa. La determinazione di arrivare al 120simo minuto senza perdere la lucidità e buttando il cuore oltre l’ostacolo, anche quando ti resta appunto solo il cuore perché le gambe ormai non rispondono più
Se non c’eravate… beh vi siete persi tutto questo ed altro ancora: l’urlo di gioa di una squadra mai doma, lo spettacolo di tribune piene e calde, la gioia di vedere i gufi tornarsene a casa, un sole che baciava il verde del campo quasi ad invocare l’impresa.
Non disperate però, domenica ci sarà l’ultima partita della stagione: il Monte dovrà stringere di nuovo i denti e rischiare di nuovo tutto! L’unico consiglio che possiamo darvi è quello di non prendere impegni. Vale la pena esserci!!!
A seguire le interviste video