Al Commissario Prefettizio del Comune di Bacoli
Dr.ssa Gabriella D’Orso
PEC: ufficioprotocollo@pec.comune.bacoli.na.it
OGGETTO: Richiesta urgente di sopralluogo tecnico per valutare le condizioni statiche in cui versa il pontile di Torregaveta.
La presente per porre a conoscenza delle precarie condizioni statiche in cui versa il Pontile in località Torregaveta .Tale opera oltre che contraddistinguere la specificità di un luogo è anche punto di riferimento per turisti pendolari che frequentano tale contrada.; si richiede quantomeno una ispezione tecnica che ne asseveri le reali condizioni onde poterne garantire la sicurezza dei frequentatori.
PREMESSA
Il sottoscritto Geom. Fabrizio Viola , iscritto all’Albo Professionale dei Geometri della Provincia di Napoli al n° 7083, con studio in Monte di Procida in via Cappella n°651, avendo a cuore la situazione ed essendo un frequentatore del luogo , richiede così come in oggetto indicato un sopralluogo tecnico per valutare le condizioni statiche;e pertanto lo stesso ha redatto la presente relazione tecnica descrittiva per evidenziare lo stato di incuria e di degrado , nonché di pericolosità in cui versa il su menzionato Pontile di Torregaveta.
A tal fine il sottoscritto ha effettuato indagini, ricerche e studi eseguendo tutte le operazioni necessarie per ricavare elementi utili alla redazione della presente relazione.
- DATI CATASTALI – DATI URBANISTICI :
- Nel N.C.T del Comune di Bacoli (Na), l’immobile ricade sul foglio di mappa n°28 e si distinguono come segue:
P.LLA | SUB | Qualità | Cl. | Cons. | R.C |
35 | / | Area | / | 17are 30ca | € / |
328 | / | Incolt. Sterr | / | 17 ca | € / |
347 | / | / | / | / | € / |
324 | / | / | / | / | € / |
- Nel Piano Territoriale Paesistico dei Campi Flegrei, la struttura ricade in zona P.I. (Protezione Integrale);
- Nel Piano Parco Regionale la struttura in questione non ricade nelle attuali perimetrazioni, ma rientra all’interno dei confini del Parco , ed in prossimità di una zona B- “Area di Riserva Marina” , e non ricade in area S.I.C. (Sito di interesse Comunitario);
- La struttura in questione ,inoltre, rientra in un’area demaniale (vedi Mappa Sid – Sistema Informativo Demanio Marittimo-Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, allegata alla presente relazione);
- BREVE DESCRIZIONE DELLO STATO DEI LUOGHIAllo stato attuale il Pontile versa in un completo stato di abbandono e di degrado, dovute alle numerose mareggiate, che ne hanno divelto i gradoni di accesso alla banchina,le parti formati da cordoli in pietre laviche (oggi poste sul fondale marino), mentre sul paino di calpestio si denotano evidenti e pericolose fenditure.Le competenze sembra siano suddivise tra Città Metropolitana e Regione Cmapania.
- La stessa struttura necessita quindi di urgenti lavori di riqualificazione , dato che non si eseguono lavori di manutenzione ordinaria e di recupero dal 2003.
- NORMATIVE DI RIFERIMENTO
Il sottoscritto inoltre intende sottolinea che l’intero territorio del Comune di Bacoli è sottoposto al Vincolo Storico, Bellezze Paesaggistico ed Ambientale, in virtù del D.M. del 15/12/1959 G.U. n.110 del 06/05/1960; e che lo strumento urbanistico vigente vincolante è il P.T.P – Piano Territoriale Paesistico dei Campi Flegrei approvato dal Ministero dei Beni ed Attività Culturali con Decreto 26 Aprile 1999.
Pertanto , secondo quanto riportato nel Piano Territoriale Paesistico dei Campi Flegrei, ed in particolar modo all’ art.8 al punti 1 – Tutela dei litorali marini che appresso viene riportato:
Art.8-Tutela dei litorali marini
- Sul litorale marino salvo diverse prescrizioni dettate per le singole zone, sono consentiti esclusivamente interventi volti: alla difesa ed alla ricostituzione dei requisiti ecologici dell’habitat costiero e marino; alla riqualificazione delle spiagge e delle coste mediante una costante opera di manutenzione ordinaria cui è obbligato il comune e i singoli privati proprietari, o i concessionari per la parte demaniale sempre nel rispetto di eventuali presenze archeologiche. Eventuali interventi straordinari di difesa della costa devono essere preceduti da progetti esecutivi che prevedano l’uso di tecnologie d’ingegneria naturalistica che salvaguardino le caratteristiche ambientali e archeologiche. Qualora previa certificazione di istituti scientifici ed universitari venga accertato che la tecnica di ingegneria naturalistica non sia applicabile saranno consentiti interventi sempre che essi risultino compatibili con la tutela dei valori ambientali.
Gli interventi di difesa della costa e degli abitati costieri, da eseguire in mare, devono essere preceduti da progetti esecutivi corredati da studi specialistici e meteomarini che assicurino la salvaguardia delle caratteristiche ambientali, paesistiche e archeologiche del contesto marino e garantiscano, anche dopo la realizzazione dell’opera la conservazione dell’andamento dell’attuale linea di costa e di battigia. Le periodiche operazioni di ripristino e manutenzione delle scogliere esistenti dovranno prevedere l’integrazione e/o la sostituzione dei massi artificiali con elementi lapidei di origine vulcanica.
Tali interventi dovranno essere autorizzati ex art. 7 legge n. 1497/39, secondo le procedure del precedente art. 5, e dovranno essere preventivamente comunicati alla Soprintendenza Archeologica, per i controlli e le eventuali prescrizioni, se ricadenti nelle aree di interesse archeologico di cui all’art. 5 punto 2, ovvero in quelle già individuate dal presente piano.
- – Entro una fascia profonda 300 metri dalla linea di costa sono ammessi i seguenti interventi se conformi alle norme e prescrizioni per le singole zone di cui al Titolo II:
- interventi di conservazione del manto vegetale naturale esistente, con particolare attenzione per la vegetazione psamofila e alofila, sia di costa sabbiosa che rocciosa e tufacea e per quella retrostante, lungo le fasce di spiaggia e retrospiaggia;
- interventi per la riqualificazione e ricostituzione della vegetazione costiera con specie autoctone secondo requisiti fitosociologici che rispettino i processi dinamico-evolutivi e della potenzialità della vegetazione dell’area;
- interventi di riqualificazione delle aree e degli edifici esistenti da realizzare secondo progetti esecutivi di iniziativa comunale, finalizzati alla eliminazione degli elementi e delle zone di degrado;
- per gli stabilimenti balneari autorizzati e già esistenti dovrà essere verificata la compatibilità delle opere esistenti con i valori paesistici, ambientali e archeologici dell’area; sono consentiti solo adeguamenti igienici e tecnologici senza incrementi delle volumetrie esistenti;
- per i cantieri navali, per le altre industrie costiere, per gli esercizi commerciali e di ristorazione e i circoli nautici esistenti nonché per le attrezzature e gli impianti turistici da realizzare, se consentiti dalla specifica normativa di zona, dovrà essere verificata la compatibilità ai fini della tutela del paesaggio e della qualità dell’ambiente marino; qualsiasi intervento va preliminarmente sottoposto a preventivo parere della Soprintendenza Archeologica che valuterà le relative attività rispetto alla loro compatibilità con eventuali destinazioni a Parco Archeologico delle aree.Si allega inoltre alla seguente relazione
- Copia Aerofotogrammetria in scala 1:2000;
- Copia Stralcio del Piano Territoriale Paesistico in scala 1:10000;
- Mappa SID;
- Documentazione Fotografica;
- Normativa vigente del P.T.P dei Campi Flegrei;
Tanto dovevo ad espletamento dell’incarico conferitomi, restando a completa disposizione per qualsiasi chiarimento dovesse rendersi necessario in merito all’operato svolto.
Monte di Procida (Na) Li 13/11/2016
Il Tecnico:
Geom. Fabrizio Viola