L’azione dell’uomo e le continue modifiche del territorio hanno incrementato la probabilità di fenomeni di dissesto idrogeologico e aumentato la presenza di beni e di persone nelle zone più esposte ai rischi.
Anche Monte di Procida è afflitta da questi problemi. La trasformazione degli alvei in strade, l’abusivismo edilizio, il consumo del suolo, l’eccessiva espansione urbanistica con impermeabilizzazione dei terreni, immissioni in fogna non regolamentate per le acque nere e per le bianche hanno negli ultimi trent’anni trasformato un territorio già fragile per conformazione del suolo, portandolo vicino alle estreme conseguenze.
A questo si aggiunge un quadro meteorologico generale sempre più complesso, con fenomeni eccezionali e difficilmente prevedibili.
Certamente a livello locale non si può agire sui fenomeni meteo, né tantomeno si può pensare di rimuovere con facilità le cause che hanno portato Monte di Procida allo stato attuale.
L’alluvione del 2001 con le paurose conseguenze in via Diaz e via Giovanni da Procida è ancora impressa nella nostra memoria, così come le numerose frane che negli anni hanno interessato i nostri costoni, con eventi importanti come quelli di Torregaveta, Baia dei Porci, Miliscola, via Cimituozzo.
Il risanamento idrogeologico necessita di strategie di lungo termine e di scelte amministrative che ne perseguano e sostengano l’attuazione.
Solo di recente l’area flegrea è stata interessata dalla programmazione di una grande opera, il Grande Progetto di Risanamento dei Laghi Flegrei, che con l’obiettivo di risolvere alcune problematiche ambientali avvia la rimozione di alcune cause di rischio idrogeologico. I lavori a Monte di Procida sono iniziati nel 2015, accolti con moderato ottimismo per la prospettiva di riduzione del rischio, ma anche con diffidenza e riluttanza, specie per l’aggravio al già congestionato sistema di mobilità. Questi lavori tuttavia si propongono di risolvere solo alcuni dei problemi ormai cronici del nostro sistema fognario.
L’impegno operativo è tutto incentrato a mitigare i rischi e limitare i danni, e soprattutto a comprendere quali possono essere quegli interventi capaci di porre in essere attività di prevenzione, previsione e mitigazione dei rischi anche attraverso il recepimento di fondi europei.
Anche ieri 2 ottobre a partire dalle 6,30 a seguito delle ingenti piogge mattutine Polizia municipale, Sindaco ed amministratori hanno effettuato sopralluoghi di verifica.
A questa azione di monitoraggio e protezione civile si accompagna una attività che è già iniziata da mesi, un’opera di programmazione e di interlocuzione più ampia con gli altri soggetti – Città Metropolitana, Prefettura, Regione – che necessariamente dovranno aiutare Monte di Procida a recuperare al più presto la sicurezza e la stabilità che merita.
Comunicato stampa
staff sindaco