Ho riflettuto a lungo prima di scrivere queste poche righe su quanto accaduto oggi.
Alla fine ho deciso che era doveroso nei confronti dei cittadini, affinché si rendano conto una volta per tutte come e da chi siamo amministrati.
Questa mattina, quando sono stato avvisato dell’accaduto, sono stato assalito da una rabbia indescrivibile. Ero arrabbiato perché pensavo a quando, a dicembre, tentai invano di far capire al Sindaco e all’Assessore Capuano che la riapertura parziale di Salita Torregaveta era un azzardo.
Feci presente in Consiglio comunale che dalle carte emergeva una contraddizione evidente. Ecco la mia interpellanza e l’estratto della delibera:
Da una parte si leggeva infatti che le barriere di cemento (quelle gialle) erano state posizionate proprio in corrispondenza del muro di contenimento dell’antico tracciato di Salita Torregaveta.
Dall’altra si leggeva che, dai saggi effettuati, era emerso che questo vecchio muro si trovava a circa 2,70 metri dal bordo della strada.
Ma si vedeva ad occhio nudo che così non era, che le barriere in cemento erano state posizionate vicinissime al bordo della strada, oltre il vecchio muro di contenimento e proprio sul tratto instabile, aggravando la già precaria situazione ed accrescendo enormemente il rischio per chi percorreva quella strada.
Oggi la frana ha definitivamente svelato il trucco. Quello che scrissi era vero. Dalla foto si vede chiaramente che il vecchio muro non è oltre la barriera di cemento, ma all’interno.
Però all’epoca il Sindaco, come suo solito, preferì deridermi in Consiglio comunale, accusandomi di fare allarmismo ingiustificato.
Mi invitò a fare un esposto alle Autorità, dimenticandosi che Monte di Procida l’Autorità dovrebbe essere lui.
La verità è che dovevano dare un segnale alla città, per far vedere che su Salita Torregaveta erano riusciti a fare qualcosa. Dovevano nascondere in qualche modo la loro totale incapacità.
Così decisero di fregarsene completamente dei miei avvertimenti.
Ed eccoci qua adesso, a fare i conti con un disastro annunciato, che solo la fortuna ha evitato che si trasformasse in una tragedia.
Immaginate se fosse successo mentre transitava qualche veicolo: ci sarebbe probabilmente scappato il morto.
Qualcuno ha voluto giocare alla roulette russa con la vita dei cittadini e questo è inaccettabile.
Ovviamente di questo informerò oggi stesso le Autorità Giudiziarie, perché si accertino le responsabilità individuali di questo fatto gravissimo, che solo grazie al fato non si è trasformato in tragedia.
Nel frattempo, Sindaco e Assessore alla Viabilità, dovrebbero chiedere scusa alla cittadinanza e dimettersi.
Ma dubito che lo faranno. Chiederanno collaborazione, dimenticandosi che quando ho cercato di dargliela, mi hanno letteralmente ignorato!
Dimettetevi prima che sia troppo tardi.
Rocco Assante di Cupillo