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Leggo, con profonda soddisfazione, da una Sua intervista a “Il Mattino” del 14 Agosto u.s. che Lei pensa al Sud ed al suo sviluppo.
Ho la “la giovane età” di 72 anni e ricordo che da ragazzo si è sempre discusso sul problema del “MEZZOGIORNO D’ ITALIA”.
Forse l’ultimo che dette un incisivo contributo fu il Ministro Salverino De Vito la cui azione di governo produsse ottimi risultati ma senza risolvere il problema nella sua globalità.
Oggi Lei parla di un piano e pone come base, cosa che condivido, il rilancio dell’ edilizia. Egregio Viceministro e come la mettiamo con lo strapotere delle SOVRAINTENDENZE che ingessano il territorio in maniera a dir poco assurda? Come è possibile concepire SVILUPPO quando per recintare una proprietà con un cancello di legno occorre un progetto che deve avere il placet dalla SOVRAINTENDENZA?
Si arriva al tragi-comico quando in occasione dell’ America’s Cup si è dovuto attendere mesi il placet della SOVRAINTENDENZA per poter
posizionare un po’ di scogli! E se il parere fosse stato negativo?
Signor Viceministro, io non dico di uno sviluppo intensivo e non equilibrato ma allargare un appartamento, costruire un primo piano in zona residenziale e non panoramica, costruire un muro di recinzione… etc.
Non Le sembra, Signor Viceministro, un ENORME FRENO rispetto al suo sacrosanto piano per il rilancio?
Ed allora si rimbocchi le maniche e riveda alcune logiche ataviche che certamente sono inconciliabili con lo SVILUPPO.
Le sarei profondamente grato di una Sua particolare attenzione correlata ad una risposta.
Signor Viceministro sappia che io adoro la mia terra!
Accolga i sensi della mia stima unitamente ad un deferente ossequio.
Il Presidente dell’ASSOCIAZIONE CULTURALE “BORGO S.ANTONIO”
PINO LUBRANO
