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“0 mare, ‘e marenare, a Maronna”, mercoledi 10 agosto in piazza XXVII gennaio ore 20.30

Promossa dall’Associazione culturale montese “Borgo di sant’Antonio“, presieduta da Pino Lubrano, nella notte delle stelle cadenti (10 agosto 2016) si svolgerà a Monte di Procida la manifestazione “0 mare, ‘e marenare, a Maronna”.

La manifestazione popolare si propone di coniugare, in piazza XXVII gennaio in Monte di Procida, la tradizione marinara e la devozione mariana.

Saranno disponibili 500 posti a sedere ed a fine serata sarà distribuito gratuitamente il libro “0 mare, ‘e marenare, a Maronna“.

Ospiti d’onore della serata – che proporrà immagini, suoni, canti della tradizione popolare, marinara e religiosa, saranno il tenore Maestro Enrico Scotto e gli chansonnier Emidio Coppola e Bruna Girasole, accompagnata da una rappresentanza del Coro della parrocchia di San Francesco Caracciolo in Mianella.

Mare, marinai e Madonna“, ha detto il Presidente e organizzatore della serata. Pino Lubrano, “sono le tre parole che sintetizzano la nostra serata e lo spirito di tutta Monte di Procida“. Parole da mandare a memoria. Parole di cui far memoria. “Un paese che non ha la memoria del proprio passato, delle sue tradizioni e della sua fede, è un paese senza cuore; non ha quindi la giusta dimensione e la passione per guardare con fiducia e speranza al proprio futuro“.

Questo è stato il principio ispiratore di tutta l’iniziativa: trasmettere ai figli la MEMORIA del passato, affinché possano avere certezza degli antichi valori delle nostre famiglie. Oggi dobbiamo essere tutti integri nel custodire questi valori e rafforzarne la conoscenza e la partecipazione.

Per l’occasione, come ha scritto il sindaco di Monte di Procida, si ricorderà con un libro, offerto in omaggio a tutti i partecipanti, e con una stele ai Caduti in mare, la tradizione marinara e quella religiosa di Monte di Procida, in particolare la devozione alla SS. Assunta. “Un omaggio dovuto alle nostre genti“, scrive il Sindaco, “per onorare la loro memoria e il loro sacrificio, la loro abnegazione al lavoro ed il loro legame con il territorio e le sue tradizioni. Rendere onore ai Caduti in mare e sul lavoro deve diventare anche un veicolo di promozione della cultura di Monte di Procida, ed una critica a chi ancora oggi offende e deturpa la nostra incantevole terra“.

O’ mare, e’ Marenare, a’ Maronna

Nella significativa manifestazione del 10 Agosto, vengono esaltati i valori storici di Monte di Procida: sacrificio delle mamme, coraggio dei marinai ed elevato tributo di CADUTI SUL MARE, ben 103 marinai. Si estrinseca, in tal modo, il profondo amore dell’Associazione culturale “Borgo sant’Antonio” per la città, unitamente alla speranza di vedere, per la prima volta nella storia del paese, un così elevato numero di figure istituzionali (sono attese molte Autorità civili, militari, religiose e politiche) accanto alla gente umile, ma nobile nella sofferenza.

Monte di Procida è un territorio baciato da Dio per il suo panorama di straordinaria bellezza che attirava molto già i vedutisti dell’Ottocento. I primi insediamenti umani in zona risalgono al 3500 a.C.; in età greca e poi in età romana. Monte Miseno (com’era chiamato il territorio al tempo dell’imperatore Augusto) fu sempre rinomato e visitato per la sua bellezza, il suo mare, la sua gente. Quando, nell’anno 845, i saraceni distrussero Miseno, si cominciò probabilmente a denominare quel territorio Monte di Terraferma o, come lo chiamiamo oggi. Monte di Procida.

In questo territorio flegreo si cominciò presto a venerare un’icona mariana, probabilmente donata ai misenati, nel VI secolo, dai militari della flotta bizantina che, successivamente, viene trasferita a Monte, dove si svilupperà, appunto, la devozione alla Vergine Assunta. Ben tre processioni ne ricordavano il patrocinio, tra cui, bellissima e partecipata, era quella del 15 agosto, “legittimata dalla presenza in paese di molti marinai ed emigranti per i quali s’invocava la protezione della ‘Madonna’ e la sua benedizione”. Di qui il trinomio della serata del 10 agosto: O’ mare, ‘e marenare, a’ Maronna.

Dagli adulti alle nuove generazioni

Il Maestro Gerardo Salomè ha realizzato un quadro che funge anche da copertina del volume. Il dipinto sarà donato alla Parrocchia Maria Santissima Assunta in Cielo, per i motivi che saranno illustrati dallo stesso artista, che sarà intervistato nel corso della serata. Anche Luigi Cardito, artista poliedrico, ha voluto creare e donare alla parrocchia – alla manifestazione sarà presente il parroco, don Gianni llliano – un dipinto originale raffigurante papa Francesco, il pontefice argentino che ha indetto l’Anno giubilare straordinario della Misericordia.

Quasi in una consegna ideale dalle antiche alle nuove generazioni di Monte di Procida, lo speciale ed elegante volume, realizzato a cura di Pino Lubrano per l’occasione, pubblica numerosi disegni e poesie, prodotto dagli alunni della Scuola Elementare montese “Dante Alighieri”. Con il coordinamento della Dirigente e dei docenti delle varie classi, gli alunni hanno realizzato componimenti, disegni e poesie, e così hanno risvegliato, nel libro che li ospita, la storia, la fede, la tradizione e l’immagine della incantevole Monte di Procida.

Mamma Assunta

Una stele, dal 10 agosto del 2016, ricorderà tutti i Montesi caduti in mare; tutti, tutti quegli sfortunati che sono periti nelle acque del Mediterraneo mentre compivano il loro dovere di padri, mariti e figli, sacrificando la propria vita per le loro famiglie.
Come ha scritto, in un suo componimento ritmico, Isabella Mancino, della classe quarta elementare; “I Montesi vivono per il mare lontano dal suo profumo non possono stare. Sono tutti esperti pescatori, non cambieranno mai i loro cuori“.

In ogni momento di rischio o pericolo, i marinai montesi invocano Mamma Assunta – i cantanti Enrico Scotto e Bruna Girasole lo ricorderanno eseguendo alcune canzoni della tradizione religiosa e della musica leggera.

Una devozione atavica, quella dell’Assunta. Ha scritto, perciò, in una sua lirica Pino Lubrano: “Ma qua’ stelle e stelle! Nuje tenimme ‘a stella cchiù bella d’ ‘o munno! Nuje tenimme ‘a Maronna Assunta, ‘a mamma nosta! Mamma Assunta,’a mamma ‘e tutt’ ‘e i muntise, ‘e tutte ‘e marenare, ‘e ll’emigrante, e de’ piscature…

Siete tutti invitati, non mancate!

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