I bambini lo sopportano a malapena mentre per l’adolescente è un vero e proprio incubo ma purtroppo una delle problematiche più frequenti in questa età è quella dei denti storti. Questo difetto, come altre anomalie dell’occlusione, può essere corretto con una appropriata terapia ortodontica, che serve a migliorare il sorriso e ad allineare i denti. Un buon allineamento può essere utile anche per migliorare la funzione masticatoria. Gli apparecchi ortodontici possono essere di diversa forma, di plastica, dello stesso colore dei denti, così da non notarsi, o tradizionali di metallo. Gli adolescenti subiscono l’apparecchio e di fatto non vedono l’ora di liberarsene. È raro incontrarne uno che, di suo, lo richieda. Generalmente desiderano avere i denti dritti e un bel sorriso ma cercano in tutti i modi di poter utilizzare apparecchi meno visibili, magari da portare solo la notte e comunque, per il più breve tempo possibile. Un adolescente, personaggio di una trasmissione televisiva, o una modella in erba, può condizionare il gradimento o meno verso la terapia ortodontica? Perché no?
Un esempio che l’apparecchio non è ragione di imbarazzo ma al contrario di autoironia e che può essere sfoggiato con radiosi sorrisi, proviene da una delle modelle italiane più giovani ma anche più celebri delle passerelle italiane e internazionali. Si tratta della mediterranea Gaia Di Napoli Modica, 15 anni ma già veterana delle fashion week. Ha appena sfilato per African Fashion Gate insieme alle top model come la statuaria Coumbelle Kane, nei saloni delle Arti Decorative del Louvre indossando le creazioni dei più grandi stilisti del continente nero come Anggy Haif, Faouzi Naouar e Colle Ardu Sow. Scoperta da Nicola Paparusso quando di anni ne aveva 13, Gaia è l’unica bianca ad appartenere a “Les Cygnes Noirs” , la celebre agenzia di modelle nere con sede in Dakar, ma presente in tutte le capitali della Moda attraverso i suoi rappresentanti. “Mai vissuto come un disagio perché non ritengo che l’apparecchio possa imbruttire, anzi, per me è sempre stato motivo di scherzo con gli amici e di autoironia” , dice Gaia esibendo un sorriso a 32 denti, e poi aggiunge “L’apparecchio non ha mai ostacolato la mia presenza all’interno del circuito Moda. Solo in una recente occasione, ricordo che un’addetta ai casting mi disse che non mi avrebbe presa proprio per questo, ma la cosa non mi ferí più di tanto. Tra un anno, toglierò l’apparecchio e non nascondo che un po’ mi dispiace, ormai è parte di me, e forse, tutto sommato è la chiave di successo del mio sorriso”.
Massimo Maculan, Presidente Nazionale dell’ANTLO Associazione Nazionale Titolari Laboratorio Odontotecnico non è di parere diverso: “Oggi, al contrario del passato quando portare un apparecchio ortodontico poteva sembrare discriminante, averlo, soprattutto tra i giovani, rappresenta quasi uno status-symbol. Qualcosa da esibire a dimostrazione della grande cura e della attenzione che oggigiorno poniamo alla nostra bellezza e salute. La funzione dell’ortodonzia, che prima di tutto è curare la posizione non corretta o difetto di contatto tra i denti esistente tra le arcate dentarie. Guardando all’estetica, invece, il trattamento ortodontico, servirà a migliorare l’armonia del volto del paziente. Oggi esistono varie sistematiche che aiutano a superare “l’imbarazzo” del mostrare dei fastidiosi “bottoncini e fili metallici” che vanno da apparecchi posti nella parte faccia interna del dente (ove possibile) alle sistematiche invisibili. Questo metodo, grazie all’uso di mascherine trasparenti, sono assolutamente igieniche e rispettano un piano di trattamento “preconfezionato” che il paziente può valutare, assieme al proprio ortodontista prima di intraprendere la cura, arrivando a fine trattamento con la sostituzione progressiva delle mascherine stesse. I denti, il sorriso… Sicuramente tra le prime cose che vengono notate quando guardiamo una persona. Un bene da correggere, difendere e preservare”. Gaia è pronta per sfilare il 28 e 29 maggio nel deserto di Dakar, all’evento di African Fashion Gate , che prevede anche appuntamenti in Marocco e Tunisia e perché no, diventare la bella testimonial del tanto discusso “apparecchio”.
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