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Di Alessandro Napolitano da www.ilmattino.it
Mi dimetto dalla carica di sindaco». È una Rosa Capuozzo visibilmente commossa quella che si presenta in conferenza stampa. Con l’annuncio a sorpresa, dopo che aveva resistito per giorni alla bufera mediatica, rimanendo in carica anche dopo l’espulsione dal Movimento 5 Stelle. Da oggi non è più primo cittadino di Quarto. Comunica ai giornalisti la sua sofferta decisione, trattenendo a stento le lacrime. Si ferma più volte prima di continuare.
«Questa è una sconfitta politica ma anche una vittoria della camorra», il passaggio più forte della Capuozzo, che spiega ancora. «Non è una resa ma un gesto di responsabilità per Quarto. Ho fatto giuramento e ho rispettato fin che ho potuto – ha aggiunto – gli altri quelli che si sono dimessi forse credevano di fare una gita fuori porta. Chi è rimasto al mio fianco può camminare a testa alta». Il sindaco in pratica poteva contare su 10 consiglieri su 16. «Eppure il giorno dopo la mia espulsione, ci siamo guardati negli occhi, ci siamo fatti una promessa alla quale io avevo creduto – racconta commossa la Capuozzo – poi lo stillicidio dei consiglieri con motivazioni veramente ridicole».
«È chiaro che io faccio scelte di principio e non di convenienza, quella di convenienza è stata fatta dal Movimento che ora alla luce delle mie dimissioni si deve assumere la mia responsabilità. Il caso avrebbe voluto che questo avvenisse quando mi è stato detto dal direttorio, avrei fatto una uscita in grande stile, molte polemiche in meno e una ricandidatura tra gli applausi», ha aggiunto la Capuozzo.
E infatti la sua decisione – sottolinea ancora – non è da attribuire a stanchezza per una vicenda pesante, ma proprio alle dimissioni di altri consiglieri. «Vado via perchè mancano i numeri necessari per governare, siamo una forza politica che non si muove con le larghe intese». Adesso avanti con il Commissariamento. Poi nuove elezioni ma senza la protagonista dell’ultimo anno. «Non mi ricandido e non penso neanche ad una lista civica» continua l’ex sindaco. «Cosa non rifarei? Non mi ricandiderei».
Un passaggio anche sui rapporti con i grillini, per lei che era l’unico sindaco M5S in Campania. «Mi sono sentita abbandonata da M5s ma si sono sentiti abbandonati tutti i cittadini di Quarto. Non è semplice quello che stiamo affrontando in questo territorio, con il movimento accanto sarebbe stato più facile». Rapporto con il Movimento che la Capuozzo ritiene da parte propria trasparete, «Il Direttorio era a conoscenza di tutto sin dall’inizio, sette mesi mi sono sembrati sette anni». Poi Rosa ripercorre anche in linea temporale tutti i contatti con il Direttorio, rivelando nuovi particolari. «Fico il 9 gennaio mi ha telefonato per dirmi che dovevo
dimettermi. Il 10 voleva venire al flash mob e starmi accanto se mi fossi dimessa. Dal giorno successivo tutti sono spariti».
Tra i prossimi passaggi ci potrebbe essere quello dell’inivio di una Commissione d’accesso in Comune. Un’ipotesi che la Capuozzo accetta volentieri. «La Commissione d’accesso? Noi abbiamo prodotto pochi atti ma se vengono sono contenta».
