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Un paese senza alberi. 40 anni per crescere e 40 minuti per essere tagliati

Anche gli ultimi pini di via Roma sono stati fatti fuori. Ne sono rimasti un paio, chissà per quanto ancora.

Il 18 dicembre è stata pubblicata all’Albo Pretorio una determina dell’ufficio tecnico con cui si disponeva l’abbattimento di tre pini in via Roma, all’altezza del civico 60.

64 Via Roma   Google MapsCosì sono andato a vederli, quei pini, e li ho trovati in ottimo stato, per quanto io ne possa capire. Erano in perfette condizioni di staticità, non c’erano evidenti segni di fitopatologie, ma soprattutto non c’erano tracce di esami strutturali (vuol dire che non sono stati sottoposti a perizia – ma poi chi doveva eseguirla una perizia? Il comune non ha un servizio giardini né un agronomo alle proprie dipendenze, e non c’è un atto che abbia assegnato l’incarico a un professionista esterno. Del resto quale agronomo coscienzioso si presterebbe a certificare falsamente lo stato di pericolo di un albero?).

Non c’erano radici affioranti che potessero danneggiare la sede stradale, i marciapiedi erano pressoché integri, come possono esserlo i marciapiedi di Monte di Procida…

Con una fretta inaudita, lunedì mattina, dopo solo tre giorni quei pini sono stati abbattuti. Ma non solo: è stato tagliato anche un altro bellissimo esemplare nel tratto tra i Carabinieri e via Mennillo – lì una volta ce ne erano cinque, poi ridotti a tre, adesso ne è rimasto uno.

Non è un’operazione di cui si possa andare fieri, neanche scambiando i pini domestici (pinus pinea), quali erano, per pini marittimi (pinus pinaster). Essi furono piantati negli anni ’70, ci hanno messo 40 anni per crescere e 40 minuti per essere tagliati.

49 Via Roma   Google Maps4Già alcuni mesi fa la ditta incaricata della semplice potatura dei tre pini posti tra i Carabinieri e via Mennillo, inopinatamente ne tagliò uno. Forse è stato preso qualche provvedimento contro la ditta o il responsabile del procedimento? Infatti la storia si ripete: mercoledì mattina, tanto per completare lo scempio, è stato tagliato pure quell’albero, forse un cedro, che saliva dal parcheggio sotto piazza 27 gennaio. Era un albero un po’ triste, è vero, un po’ spoglio, ma non dava fastidio a nessuno. Ma perché tanti alberi tagliati anche “fuori determina”, cioè senza un atto?

Se il taglio degli alberi è una scelta politica, allora doveva esserci almeno una delibera di giunta, in modo che chi lo ha voluto se ne assumesse la responsabilità politica. Se invece è una decisione degli uffici tecnici, è ancora più grave che l’amministrazione non abbia esercitato il controllo politico.

Si sa che i politici sono sempre alla ricerca del consenso, ma dispiace notare che essi sono sempre sensibili alle istanze provenienti dalla parte peggiore della popolazione (quelli per i quali è meglio un albero in meno in modo da avere un marciapiedi sgombro per poterci parcheggiare l’auto sopra), e mai ai desideri di chi vorrebbe un paese più vivibile.

21122013152Credo di interpretare la sorpresa e la delusione di molti montesi nei riguardi di questa amministrazione. Forse speravamo in un cambio di passo rispetto all’amministrazione Iannuzzi. Invece si procede sulla stessa strada. La giunta Iannuzzi non faceva mistero della propria avversione al verde pubblico, tanto è vero che non esitò a eliminare una decina di alberi – e pure il marciapiedi – nel primo tratto di via Roma, per ricavare sette posti auto nelle strisce blu. Poi ci fu la strage di alberi in via Panoramica, col pretesto (infondato, perciò ignobile) della sicurezza.

Mentre il comune di Bacoli ha, con lodevole iniziativa, istituito il censimento degli alberi storici e monumentali presenti sul proprio territorio, noi non abbiamo proprio più niente da censire.

Come rimediare? Ormai non si può, piantare altri alberi sarebbe una presa in giro, chi oggi ha 50 anni dovrebbe aspettare di compiere 90 anni per rivedere lo stesso panorama che c’era prima degli  abbattimenti…

Admeto Verde

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