Nell’ambito delle attività di controllo e vigilanza della filiera ittica finalizzate alla tutela della salute dei consumatori, la Guardia Costiera dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Pozzuoli, congiuntamente al Corpo Forestale del Comando Provinciale di Caserta, ha dato esecuzione ad un decreto di perquisizione di un intero stabile ricadente in un Comune del casertano ove vi era fondato motivo di ritenere che fossero illegalmente detenute anguille, specie animale protetta dalla Convenzione di Waschington.
L’attività è stata diretta e coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord nell’ambito della quale è stato istituito un pool specializzato di pubblici ministeri che si occupano esclusivamente dei reati commessi in danno degli animali.
L’intervento, preceduto da un’intensa attività d’intelligence svolta nei giorni scorsi dagli uomini della Guardia Costiera e del Corpo forestale dello Stato, ha permesso di rinvenire un vero e proprio impianto abusivo destinato alla detenzione per la successiva commercializzazione di prodotti ittici, specie Anguilla anguilla.
Gli accertamenti hanno consentito, anche attraverso il supporto della competente ASL dei settori benessere animale, sanità animale, igiene ed ambiente, di riscontrare che le strutture fossero completamente abusive, prive di qualsivoglia certificazione e, per ciò solo, non idonee ad ospitare gli oltre cinquemila chili di prodotto ittico che, di conseguenza, è stato posto sotto sequestro. Le anguille, infatti, erano custodite in enormi vasche in muratura e in acciaio, dotate si di impianto per l’ossigenazione ed il riciclo dell’acqua, ma carenti della necessaria documentazione urbanistica e delle autorizzazioni comunitarie relative alla idoneità della struttura, anche sotto il profilo del rispetto dei requisiti igienico sanitari indispensabili per la commercializzazione del prodotto e la destinazione al consumo umano.
Nell’edificio, per altro in parte adibito ad uso abitativo, è stato anche rinvenuta una cella frigo ed un camion ormai in disuso, anch’esso adibito a deposito illegale e ricovero temporaneo del prodotto ittico. Tutte le strutture, gli impianti ed i mezzi riconducibili all’attività illecita, nonché l’intero prodotto ittico, sono stati posti sotto sequestro ed i tre proprietari – titolari dell’attività, deferiti all’Autorità Giudiziaria.
Le cinque tonnellate di anguille, specie ittica protetta dalla Convenzione C.I.T.E.S., a mezzo camion autorizzato – adibito al trasporto animali vivi – sotto vincolo di sequestro sanitario sono state avviate presso il centro di stabulazione di provenienza, al fine di consentirne il mantenimento in vita in attesa delle successive determinazioni dell’Autorità inquirente.