Monte di Procida Il sito ufficiale dei montesi
di Zinno Patrizia
Cappella Monte di Procida. L ’azienda Agricola a Km.0 ha sede a Cappella, Monte di Procida, nella fertile Area dei Campi Flegrei condotta da Luigi e Generoso Colandrea, giovani agricoltori, sotto l’occhio vigile della simpatica mamma Rosa e del Papa’sornione.
Coltivano frutta e ortaggi di stagione, è un’azienda a conduzione familiare e producono conserve di frutta, salse, legumi, vino per il proprio uso, pizze e torte salate casarecce.
La coltivazione dei terreni avviene con sistemi tradizionali sapientemente abbinati alle tecnologie moderne e questo fa dell’ azienda agricola una piccola realtà vincente, al passo con i tempi e costantemente attenta alla sostenibilità delle coltivazioni e del prodotto.
Tutto il processo, dalla lavorazione della terra fino alla produzione, è a basso impatto ambientale.
Il rispetto per l’ambiente è un valore imprescindibile perché la bontà e la qualità dei prodotti è determinata da un ambiente sano, con significative riduzioni nei consumi di acqua ed energia, per questo bisogna diffondere sempre più un modello di agricoltura sostenibile che integra tre obiettivi principali:
tutela ambientale, equità economica e sociale e redditività economica.
L’agricoltura è definita sostenibile proprio quando i piccoli produttori e le loro famiglie possono accedere o possiedono le risorse produttive (terra, acqua, sementi) e le utilizzano per garantirsi sostentamento, crescita e sviluppo con metodi e tecniche economicamente e ambientalmente appropriate.
In questo modo l’ Azienda produce CIBO, prodotti genuini e di qualità, senza danneggiare la terra e senza utilizzo di fertilizzanti e pesticidi chimici.
Luigi, Generoso e Rosa lavorano la terra senza sosta dall’alba al tramonto, con amore e passione e seguono personalmente tutta la filiera produttiva. Ogni giorno offrono a chi volesse apprezzare la natura, l’integrità del territorio e la tranquillità, QUALITÀ, BONTÀ e GENUINITÀ insieme ad accoglienza, disponibilità e simpatia familiare
fonte www.spaghettitaliani.com articolo di Zinno Patrizia
