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CENTRO ITTICO MESSO IN LIQUIDAZIONE. Partito Democratico di Bacoli

Centro ItticoUltimissima: convocato il Consiglio comunale per approvare laliquidazione del “Centro ittico campano che vanta perdite per poco più di 1.800.000 euro. L’assise civica si terrà sabato 1° agosto alle ore 17.30 nelle sale di villa Cerillo – lontano dai riflettori e dalle tribune dell’Ostrichina – senzache l’Amministrazione o la Maggioranza abbiano le idee chiare su che fare e su quale modello di sviluppo puntare.

Che ne sarà dei siti storico-ambientali ? Ci saranno piani di gestione per il compendio Vanvitelliano e le piste ciclabili ? Ci saranno linee-guida per “Cinque Lenze” e “Parco della Quarantena” ? E le “Grotte dell’Acqua” ?

 

Che ne sarà del contenzioso in corso ? Come coprire le parcelle degli avvocati che imperversano a destra ed a manca ?

 

Che ne sarà dei 1.800.000 euro che il CIC deve al Comune per ICI/IMU non versate ? Rientreranno o si passerà ad Equitalia ?

 

Che ne sarà degli immobili “fantasma” e di quelli “abusivi” ? Al via con i riaccertamenti ?

 

Che ne sarà degli arretrati di chi non è più affittuario ? E delle morosità degli attuali concessionari ?

 

Che ne sarà dei contratti attuali ? Si coglierà quest’occasione per modificare i fitti bloccati dall’ex maggioranza forzista ?

 

Queste le puntuali domande poste dai consiglieri democratici. Le risposte invece sono state alzate di spalle, sussulti, e pensieri in libertà.

 

Senza un lungimirante “piano di liquidazione”, senza tempi certi, senza modalità precise, l’Amministrazione chiede al Consiglio nient’altro che una delega in bianco per “dare mandato al Sindaco di procedere allo scioglimento e liquidazione della società CIC” e di presentarsi così all’Assemblea del CIC, prevista il 4 agosto, per la chiusura del bilancio della società.

 

Con questo provvedimento, approvato il 30 luglio dalla Giunta ed ora proposto ai consiglieri comunali, la società “Centro ittico campano Spa” non sarà abolita ma messa in liquidazione ed i suoi debitilungi dallo scompariresaranno perpetuati negli anni finché il commissario liquidatore non riuscirà ad estinguerli, dimostrandosi in ciò più abile di chi lo ha preceduto. Tantomeno le casse comunali ne avranno benefici, rimanendo immutati gli oneri non riscossi: siamo ben lontani dal dare risposte esaurienti alla Corte dei conti.

 

Unica conseguenza, invece, il patrimonio del CIC sarà congelato per anni, forse decenni. Fermi i progetti, fermi gli investimenti, e molti timori per i beni. Altro che “ dare seguito, integrando con le opportune modifiche, al piano di rilancio del 1997 ” o “ favorire il rilancio delle attività tendenti a valorizzare ulteriormente i beni del compendio storico ed immobiliare ” come pomposamente riportato nella premessa della proposta.

 

Una proposta che è il frutto dei disastri dell’Amministrazione Schiano, ai quali, l’attuale Giunta – a differenza delle promesse fatte in campagna elettorale – non ha ancora trovato rimedi strutturali se non atti tecnici di mera contabilità che esulano dalla gestione politica di un territorio.

 

Il PD è l’erede di quelle forze progressiste e popolari che negli anni ’60 e ’70 lottarono e nel 1997 con il sindaco Antonio Illiano, ottennero che tali beni tornassero ai bacolesi.

 

Forte di questa storia, il PD certamente non si farà adesso complicedel fallimento del centro-destra, sanzionato dall’attuale Amministrazione, votando simili provvedimenti !

 

 

Partito Democratico di Bacoli

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