Monte di Procida Il sito ufficiale dei montesi
DI PATRIZIA CAPUANO DA IL MATTINO
BACOLI. Ricca di tesori storico-archeologici, l’area flegrea conta tuttora tappe negate. Tra queste rientra il colombario situato in via Scamardella, nel centro storico, in un dedalo di antiche stradine adiacenti la chiesa di Sant’Anna. Il monumento, nonostante il prestigio, è escluso dai tour turistici e non compare nella maggior parte delle guide. L’ingresso è sbarrato e, secondo una modalità adottata per altre strutture, per poterlo visitare bisogna chiedere le chiavi ad un custode. Costituito da una struttura ipogea, è diviso in ampli ambienti che presentano volta a botte e imponenti mura realizzate in opus reticolatum.
In buono stato di conservazione, il complesso fu edificato durante il periodo repubblicano e utilizzato fino al II sec. d.C. Di fatto era tappa del polo funerario realizzato dai Romani per ospitare le urne cinerarie dei marinai al servizio della flotta imperiale di stanza a Misenum. Questo percorso, esteso dal municipium di Misenum al promontorio di Cuma, conta molteplici strutture funerarie con colombari di cui alcune sono state riportate alla luce. Il maggiore è nella frazione Cappella, tra i Comuni di Bacoli e Monte di Procida, dove sette edifici sono stati rinvenuti durante lavori di manutenzione stradale. Restaurati con fondi europei dalla Soprintendenza per i Beni archeologici, i colombari rientrano nel primo parco storico di Monte di Procida.
