NAPOLI – «Sono 24 i quartieri di Napoli (tutti tranne Ponticelli e quelle già inserite in zona rossa) e ulteriori 6 i Comuni della provincia partenopea inclusi nella Zona Gialla dei Campi Flegrei appena approvata dalla Giunta regionale della Campania, così come trasmessa dal Dipartimento nazionale di Protezione civile al termine di un intenso processo di condivisione interistituzionale. È questa anche l’area che è maggiormente sotto vento secondo le statistiche dei venti in quota». Così l’assessore regionale alla Protezione civile, Edoardo Cosenza. «La Zona Gialla – ha detto l’assessore Cosenza – si aggiunge alla Zona Rossa già individuata precedentemente che include 550mila abitanti dei comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto, parte di Marano e una piccola zona di Giugliano, nonché alcune aree di Napoli (Bagnoli, Fuorigrotta, Pianura, Soccavo, Posillipo, Chiaia, una parte di Arenella, Vomero, Chiaiano e San Ferdinando)».
«La Zona Gialla è quella che include le aree in cui vi è una probabilità del 5% che vi sia un carico di cenere `asciutta´ superiore a 300 kg/mq, nel caso in cui si verifichi l’eruzione scelta di scenario. La definizione di quest’area, cui si è giunti in raccordo con il Dipartimento della Protezione civile e la Commissione di esperti, si basa su recenti studi e simulazioni della distribuzione a terra di ceneri vulcaniche prodotte da un’eruzione di taglia media da una bocca eruttiva in qualunque posizione all’interno della caldera flegrea, con altezza della colonna eruttiva pari a 12 chilometri» ha spiegato l’assessore.
«La proposta relativa alla individuazione della Zona Gialla dei Campi Flegrei è fra gli ultimi atti firmati da Franco Gabrielli, appena nominato Prefetto di Roma, nella qualità di Capo del Dipartimento nazionale di protezione civile» ha ricordato Cosenza. «Tutti i Comuni inclusi nella Zona Gialla dovranno valutare la tenuta degli edifici dai carichi da cenere previsti e tenerne conto nella predisposizione dei relativi Piani di emergenza già finanziati dalla Regione, identificando le strutture sicure staticamente per un pronto ricovero dei cittadini e seguendo le indicazioni regionali e nazionali che verranno successivamente prodotte, nel caso che si debba provvedere a evacuare la popolazione, in tutto o in parte, fuori dal Comune». «Naturalmente l’obiettivo di medio termine – ha detto, ancora, l’assessore – è quello di evitare completamente queste problematiche, mettendo in sicurezza tutte le coperture della Zona Gialla. A tal fine la delibera approvata dalla Giunta regionale fornisce anche indicazioni, così come fatto anche per la Zona Gialla del Vesuvio, sui carichi verticali da cenere (concomitanti con la pioggia), che dovranno essere considerati nella realizzazione di nuove costruzioni o nell’adeguamento delle esistenti, e sugli spessori di cenere attesi. Sarà molto importante l’adozione di tali indicazioni da parte dei Comuni che potranno inserirle nei Piani di emergenza e nei Piani Urbanistici comunali».
«Oltre al problema del collasso dei tetti, la deposizione delle ceneri vulcaniche può produrre, a livello locale, l’intasamento delle fognature, difficoltà di circolazione degli automezzi, interruzione di linee elettriche e di comunicazione, possibilità di arresto di motori. Pertanto, sono fornite indicazioni sugli spessori di cenere anche al di fuori della Zona Gialla: i Comuni in un’area molto vasta intorno ai campi Flegrei dovranno comunque tenerne conto, considerando le azioni per ripristinare immediatamente la funzionalità di tutti i servizi essenziali» ha concluso Cosenza.