Una pianificazione urbanistica obsolescente, un regime vincolistico eccessivamente restrittivo e calato a cartina geografica, una burocrazia ostacolante hanno ingessato i nostri territori, favorito e moltiplicato l’abusivismo edilizio. Accolgo con favore quanto affermato a Bacoli da Vincenzo De Luca, candidato alle prossime elezioni regionali; un conto è difendere l’ambiente, un conto è mummificarlo; ma per onestà intellettuale occorre dire quello sì è omesso di dire : non è forse lo stesso Partito Democratico, del quale De Luca stesso è espressione, che con chiusura ideologica, in ogni sede istituzionale, dal Parlamento alla Regione, ha sempre avversato ogni provvedimento che consentisse una corretta pianificazione urbanistica, una ridefinizione dei vincoli nel rispetto dell’ambiente? rivelandosi fin da subito insensibile ad ogni forma di dialogo con le migliaia di famiglie campane coinvolte dalla problematica delle demolizioni della prima ed unica casa… Non è forse candidato di quello stesso PD, che bloccando in tutte le sedi ogni provvedimento risolutivo, come da ultimo alla Camera un importante disegno di legge volto a stabilire la priorità nell’esecuzione delle demolizioni, sta consentendo da 5 anni che vengano demolite piccole abitazioni di necessità destinate a prima casa e lasciati in piedi i simboli della speculazione edilizia affaristica e camorristica. Mi chiedo cosa ha fatto l’on. De Luca, come rappresentante del popolo Campano, per sensibilizzare il suo Partito su una delle più gravi problematiche che affliggono la Regione che aspira a governare? Temo che la campagna elettorale stia facendo dimenticare il passato recente, in vista dell’acquisizione di maggior credito e consenso. Raffaele Cardamuro