Il presidente dell’ANCI Campania Franco Iannuzzi è intervenuto a MetroNapoliWebtv per parlare della costituzione della nuova Città metropolitana di Napoli che presto prenderà il posto della Provincia: “I comuni campani – afferma Iannuzzi – dovranno relazionarsi con la città metropolitana, un’intuizione che nasce dal 1990, quando cominciò il dibattito su un riordino normativo del sistema delle autonomie locali attraverso una regolamentazione più specifica per le problematiche di area vasta, e che oggi rappresenta, dopo anni di buio, una risposta adeguata proprio a quel tipo di necessità. Anche se tale riforma andrebbe migliorata, soprattutto per quanto concerne la rappresentanza, attraverso la redazione di uno statuto che preveda l’elezione diretta del Sindaco della nascente città metropolitana. In tal senso l’ANCI Campania ha assunto sempre una posizione netta nel ritenere sbagliato il modello delle elezioni di secondo livello. Nessun sindaco vuole difendere il proprio orticello municipale, ma vogliamo semplicemente ampliare una forma di partecipazione elettorale che allo stato attuale è inesistente. Senza elezioni dirette si corre il rischio di eleggere un Sindaco debole e che non riuscirebbe ad assecondare tutte quelle esigenze che fanno capo al suo ruolo”.
Città metropolitana che va ben definita non solo per quanto concerne la struttura, ma anche per la ripartizione delle competenze e delle funzioni ad essa spettanti: “Fermo restando la differenza esistente tra le varie Città metropolitane in Italia – precisa Iannuzzi – è necessaria una norma che definisca tutti questi aspetti. Tuttavia bisogna tener presente che alcune funzioni fondamentali dell’ente provinciale, come la scuola media superiore, il trasporto pubblico, la tutela dell’ambiente e l’urbanistica, non possono non rientrare tra quelle che andrà ad ereditare la città metropolitana. Dobbiamo evitare l’errore che si voglia cambiare soltanto il nome dell’ente per non cambiare nulla in realtà. Il rinnovamento deve essere sostanziale ed i singoli Comuni debbono essere artefici ed al tempo stesso gelosi custodi dei loro territori assecondando appieno la loro vocazione. Insomma, la città metropolitana dovrà aiutare questi ultimi a sviluppare la capacità produttiva, turistica ed occupazionale sfruttando, ammodernando e riqualificando le strutture e le risorse preesistenti. Per tutto questo, è necessario che lo Statuto sia redatto in maniera semplice: poche norme chiare e concise in cui si stabilisca cosa si vuole fare senza fare continui richiami a normative precedenti”.
Molto caldi anche i temi relativi alla riduzione del personale ed all’utilizzo dei finanziamenti europei: “Insieme alle rappresentanze sindacali siamo riusciti a dare un piccolo contributo affinché nel maxi-emendamento alla legge di stabilità del 2015 fossero introdotte delle modifiche che diano respiro al personale delle province italiane perché ci sono molte preoccupazioni in merito. Nonostante i Comuni non navighino nell’oro, essi non andranno a sottrarsi ai loro obblighi e laddove siano previsti dei trasferimenti di funzioni, con relativo accompagnamento di risorse umane e finanziarie, noi faremo il nostro dovere e non ci metteremo di traverso. Per quanto riguarda i finanziamenti europei – conclude il presidente Iannuzzi – noi come ANCI reclamiamo da tempo un utilizzo dei fondi strutturali europei più concentrati sulle città grandi, medie e piccole. Inoltre con il presidente Caldoro firmammo un accordo come ANCI Campania in cui abbiamo consentito che, non solo i comuni al di sopra dei 50mila abitanti, ma anche la stragrande maggioranza dei comuni della provincia possano usufruire questi fondi in un quadro di programmazione regionale chiaro e coerente con gli obiettivi derivanti dalle direttive europee. Tuttavia non è preclusa la possibilità di avvalerci di un’apposita struttura che sia più vicina ai territori. Oggi non è più ammissibile che prevalga l’interesse strettamente municipale ma, pur senza perdere di vista la sua specificità, è necessario che questi sia inquadrato in un ambito più vasto ed organico”.