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Processione del bicentenario: gli eventi di Acquamorta una magica armonia, una perfetta regia

La processione del bicentenario dell’arrivo della Statua di Maria SS. Assunta (1814-2014) ha rappresentato, per la comunita montese, un evento di singolare importanza religiosa e storica.

Una processione ricca di emozioni e di momenti straordinari che noi montesi porteremo, per sempre, nei nostri cuori e nella nostra mente.

Tantissimi gli eventi, colmi di significati, organizzati per accogliere la Madonna all’arrivo ad Acquamorta.

Già da lontano, mentre con le fiaccole accese si percorrevano le curve di via Marconi, i montesi sono stati attratti da un gruppo di 10 gozzi tipici montesi, con le luci di bordo accese, che si muovevano in senso circolare intorno ad un’altra barca illuminata e posta al centro.

Il Cerchio, essendo sprovvisto di angoli e spigoli rappresenta la perfezione, l’armonia e nello stesso tempo simboleggia anche l’anima, il sole, l’acqua ed è collegato al ciclo perenne della vita.

Disposti attorno ad un cerchio i fedeli montesi ascoltano la tammurriata della madonna Assunta
Disposti attorno ad un cerchio i fedeli montesi ascoltano la tammurriata della madonna Assunta

Straordinaria è stata l’accoglienza riservata alla vergine Maria, nel giorno della sua ricorrenza, all’arrivo ad Acquamorta dove ad attenderla, oltre alle migliaia di fedeli, vi era il carro di Vivi l’Estate rappresentante le due anime dei montesi: il mare e la terra ed il richiamo all’antica festa dell’uva con la presenza di alcune signore in abito d’epoca sotto le note della bellissima tammurriata della madonna Assunta scritta ed interpretata da Geppino Scamardella accompagnato dalla tammorra di Gennaro Schiano, mentre, dal lato della spiaggia alcuni bambini del circolo nautico su barchette a vela e gli amici del gozzo dal lato del porto, continuavano ripetutamente a descrivere il loro movimento circolare.

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Rosario Assante ed i 5 musicisti dell’orchestra del San Carlo

Una grande emozione ha colpito i presenti quando la statua della Madonna ha raggiunto il palco e dopo essere stata sistemata su un tavolo è partita una dolce melodia di Schubert perchè desse avvio all’ingresso nel sacroCosì i 5 componenti dell’orchestra del San Carlo hanno introdotto l’Ave Maria magistralmente cantata da Rosario Assante mentre sul bianco tappeto che dal palco si estendeva fino al molo un gruppo di 4 giovani danzatrici, sotto le delicate note di Schubert hanno iniziato a volteggiare sulle punte dei piedi attirando l’attenzione e l’ammirazione dei montesi accorsi ad Acquamorta.

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Le 4 giovani ballerine danzano sul molo

Le bravissime danzatrici, hanno inizialmente danzato sul molo, quindi distanti dal palco per far sentire l’emozione dettata da una visione lontana che poi lentamente si avvicinava. Le ballerine hanno iniziato a danzare descrivendo un cerchio e poi intrecciandosi con disegni coreografici ispirati alla posizione delle braccia e del viso gli angeli ai piedi della Vergine Maria. Hanno poi percorso il tappeto come attraverso una nuovola bianca che le portava in cielo dalla Madonna per omaggiarla con il gesto del movimento del proprio corpo e non è stato certo un puro caso che le 4 danzatrici indossavano un tutù con i colori della statua dell’Assunta: 2 con il celeste e 2 con il rosa salmone.

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Le danzatrici sul palco dell’Assunta

Giunte sul palco le 4 giovani ballerine, per volere di padre Gianni, hanno apposto un omaggio floreale sulla mano destra della Madonna con l’aiuto di Vito Coppola che ha, con tutta la delicatezza della circostanza, alzato in alto la danzatrice prescelta, la più alta e snella e forse solo per puro caso di nome Maria, proprio come la Madonna che è andata ad omaggiare per conto degli amici del gozzo il cui presidente, proprio in quel momento, in perfetta armonia ritmica, era arrivato al palco via mare accompagnato a bordo di una imbarcazione.

Inoltre, le danzatrici Maria, Fabiana, Veronica e Cristina, hanno reso omaggio alla santa patrona di Monte di Procida posizionando a terra, proprio ai lati della statua, 4 lanterne di cristallo adornate di conchiglie e brillantini e con all’interno una candela a simboleggiare il dono della propria luce.

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Il vescovo Pascarella sul palco poco prima della benedizione del mare

Di forma circolare era anche la corona di fiori benedetta che il vescovo Pascarella, accompagnato da padre Gianni, ha lanciato in mare per benedire le acque; come pure i grossi palloncini bianchi con un led acceso all’interno che dalle barche si sono alzati in volo verso il cielo mentre partivano i primi razzi pirotecnici di “Emozioni di Fuoco” e sul molo appariva d’improvviso la scritta luminosa ed infuocata “AVE MARIA”.

Un crescendo di emozioni che ha incantato i presenti sfociando in un lungo, fortissimo applauso. Anche il vescovo Pascarella, nel suo discorso finale non ha mancato di riconoscere la straordinaria e magica armonia tra le rappresentazioni ecclesiastiche e quelle artistiche enfatizzando”…la delicatezza della danza…”.

Ovviamente non è stato tutto casuale, ma si è capito benissimo che dietro a tutto ciò c’èra una attenta regia artistica che magistralmente dirigeva il tutto.
L’idea si deve a padre Gianni che ha incaricato il maestro di danza montese Antonio Colandrea di organizzare e coordinare tutta una serie di eventi che accogliessero l’arrivo della Madonna ad Acquamorta.

L'abbraccio tra padre Gianni ed il Maestro Antonio Colandrrea
L’abbraccio tra padre Gianni ed il Maestro Antonio Colandrrea

Al maestro Colandrea si deve l’abito delle lavandaie del ‘600 napoletano indossato dalle signore montesi; il costume indossato dalle danzatrici è una sua personale creazione perchè non esisteva un tutù che avesse i colori della statua della Madonna; sue sono le coreografie ispirate dagli angeli ai piedi della statua e perfettamente eseguite dalle sue allieve (3 del corso dei professionisti ed una del 7°/8° corso che quest’anno si diploma nella sua scuola di ballo Ciapas Dance di Torregaveta); al maestro si deve l’idea di mettere in cerchio le barche degli amici del gozzo e le vele del circolo nautico, la scelta delle musiche, dei colori, i tempi, gli spazi e tutti gli eventi artistici che si sono svolti in perfetta armonia sulla banchina di Acquamorta nello storico giorno del 12 settembre 2014.

Pasquale Mancino

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