Procida riparte dal vecchio carcere di Terra murata. PRIMA RESIDENZA BORBONICA POI CARCERE ORA DOPO 500ANNI APERTO PER LA PRIMA VOLTA AL PUBBLICO. VEDI TUTTE LE FOTO DEL CARCERE DI PACOSMART.
Il complesso che domina il promontorio più alto dell’isola – e che ospitò alcuni tra i più importanti gerarchi del ventennio fascista, da Rodolfo Graziani a Giacomo Acerbo – si aprirà eccezionalmente ai visitatori nelle giornate di domenica 28 e lunedì 29 settembre. Già “bagno penale” borbonico, con la suddivisione in quattro livelli a seconda della gravità delle pene (assassini e prigionieri politici venivano indirizzati ai piani bassi), la struttura – nella quale è stato ambientato in parte il film “Detenuto in attesa di giudizio” di Nanni Loy con Alberto Sordi – ha chiuso i battenti nel 1988. Il Comune di Procida, con l’acquisizione del bene – formalizzata nel 2013 – ha avviato un complesso programma di valorizzazione, siglato con l’Agenzia del demanio e la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Campania, ai sensi dell’articolo 5 comma 5 del decreto legislativo sul federalismo demaniale. Interventi di restauro e riqualificazione dell’area saranno realizzati con il coinvolgimento di capitali privati e finanziamenti pubblici. Intanto il complesso – a cominciare da Palazzo D’Avalos – torna ad aprirsi ai visitatori, su impulso del sindaco di Procida, Vincenzo Capezzuto, che sottolinea l’importanza del fatto che “l’isola si sia riappropriata di un bene che costituirà per tutti la ricchezza del prossimo futuro”. Domenica e lunedì le visite – per le quali è necessario prenotarsi invidiando una mail all’indirizzo procidaturismo@libero.
fonte wwww.repubblica.it