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Due Montesi a bordo di un razzo (dal corriere della sera) VIDEO

fabrizio mancinoL’esperimento degli studenti campani a bordo di un razzo. GUARDA IL VIDEO
Team della Federico II vince un contest europeo e lancia in orbita un satellite: i loro test aiuteranno a capire i meccanismi di fusione e solidificazione, spiegando il comportamento di acqua e magma
E’ il primo esempio di esperimento relativo all’onda chimica in orbita, ovvero in un ambiente in cui la gravità non altera i risultati. L’ha realizzato Chemical Wave In Soret effect (Cwis), l’esperimento di un gruppo di studenti campani di ingegneria aerospaziale per il programma Rexus in collaborazione con l’Esa, l’agenzia spaziale europea all’interno di EuroLaunch programma che consente a studenti europei di compiere esperimenti a bordo di un razzo sonda in grado di raggiungere una quota di 90 km.
La missione

L’esperimento è stato selezionato nel dicembre 2012 e si è svolto nella campagna di lancio a Kiruna (Svezia) alla fine di maggio di quest’anno. Al Cira, il Centro Italiano Ricerche Aerospaziali di Capua (Napoli) sono stati presentati i risultati della missione: un successo che si è concluso con l’atterraggio del razzo sonda a circa 40 km dal luogo del lancio. Grazie al modulo atterrato in perfette condizioni il team di Cwis ha potuto acquisire immagini e dati registrati dal computer collocato a bordo del modulo ed avviare, quindi, la complessa fase di analisi dei risultati ottenuti. L’esperimento scientifico riguardava lo studio della variazione della concentrazione dei componenti costituenti una miscela binaria, per effetto di un gradiente termico. «L’esperiemnto riguarda un fenomeno noto da tempo: la comprensione di questo fenomeno ci aiuterà a capire il comportamento del mare e dei vulcani perché spiegherà alcuni aspetti dell’acqua e del magma, di fusione e solidificazione» spiega Luigi Carrino presidente del Cira e del Distretto Aerospaziale della Campania. L’utilizzo di un razzo sonda ha consentito di ridurre gli effetti dovuti all’accelerazione gravitazionale che disturbano la visualizzazione del fenomeno.GUARDA IL VIDEO
Il team di giovani
Il programma EuroLaunch permette a giovani studenti di mettersi alla prova con missioni di tipo spaziale. Il team Cwis è costituito da studenti e ricercatori dell’Università di Napoli Federico II (UniNa) e dell’Université libre de Bruxelles (Ulb): Wassilis Tzevelecos (Ulb – UniNa), Santolo Manzone (UniNa), Antonio Pugliese (UniNa), Luigi De Filippis (UniNa), Bruno Alfano (UniNa), Fabrizio Mancino (UniNa), Valerio Cestrone (UniNa), William Runge (Ulb), Olivier Desenfans (ULB). «Il risultato ottenuto da questi ragazzi in un contest internazionale con il quale si sono misurati, dimostrando non solo di avere un’ottima idea scientifica, ma anche di essere capaci di progettarla, realizzarla e gestirla, rende orgoglioso tutto il mondo aerospaziale campano, confermando la tradizionale vocazione della nostra Regione in questo settore. Questi brillanti studenti rappresentano un’eccellenza che va sostenuta e valorizzata per aiutarla a consolidarsi» ha dichiarato Luigi Carrino presidente del Cira e del Distretto Aerospaziale della Campania.GUARDA IL VIDEO (dal corriere della sera)

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