Ultima ora live da Marina di Monte di Procida. Monte di Procida. Paura nel canale tra Procida e Acquamorta, nel tardo pomeriggio una “tartana”, un modello classico di barca a vela, ha imbarcato al porto di Acquamorta una coppia di sposi e oltre una ventina di invitati per poterli trasportare a un noto ristorante alla Corricella di Procida per festeggiare la cerimonia nunziale. Ma forse il mare abbastanza mosso o una falla ha creato subito dei problemi alla barca carica di persone che ha cominciato a imbarcare acqua a ogni ondata, fortunatamente l’imbarcazione era munita di una scialuppa di salvataggio e così dopo attimi di paura sposi e invitati sono saliti sul mezzo di emergenza, la barca dopo un poco si è completamente inabissata nel canale di Procida molto vicino all’ex Carcere di Terra Murata, a poche centinaia di metri dal caratteristico borgo procidano dei pescatori, il conducente della barca, , nel frattempo allertati sono giunti i soccorsi su alcuni gommoni dei noleggi di Acquamorta e anche barche dal porto di Procida. Sul posto sono intervenuti le motovedette della Capitaneria di Procida e altre barche in soccorso. Alla fine tutti salvi ma tanto spavento.
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Vanno a sposarsi a Procida, ma la barca affonda da La Repubblica
Procida
Doveva essere un matrimonio speciale. Uno di quelli che non si dimenticano. Peccato che la gioia si è trasformata in incubo. La barca turistica che stava portando a Procida gli sposi Matteo Di Natale napoletano e la sua compagna francese Laurie Renaud e i trenta invitati (tra cui messicani, spagnoli e francesi) è affondata dopo nemmeno quindici minuti di traversata.
Sotto gli occhi dei passeggeri terrorizzati (per fortuna tutti in salvo), l’imbarcazione è colata a picco portando in fondo al mare la maggioranza delle valigie e le scarpe di sposi e invitati. Scalzi, inzuppati da testa a piedi ancora con i loro abiti da cerimonia, sono arrivati al porto di Procida con il terrore negli occhi. Il gruppo si era imbarcato intorno alle 17.30 da Monte di Procida, dopo aver assistito al rito civile al Maschio Angioino. Ma già all’imbarco, l’unico componente dell’equipaggio, il conducente, aveva avvertito che per giungere a destinazione avrebbero impiegato circa 50 minuti, a causa del mare agitato.
Nessuno avrebbe immaginato però, un salvataggio d’emergenza. “Sono stati attimi di panico – racconta la fotografa Giuliana Calomino, tra gli invitati – dopo dieci minuti di navigazione, la barca ha cominciato a caricare acqua. Mi sono girata e nella stiva ho visto le nostre valigie che galleggiavano”. Subito il conducente capisce che le cose si mettono male. “Ha cominciato ad agitarsi – prosegue la Calomino – ci faceva spostare di continuo da una parte all’altra per bilanciare il peso ma più passava il tempo più l’acqua aumentava”.
Alla fine, chiede l’aiuto di un amico con un’altra barca. La Guarda costiera, avvisata dai passeggeri, arriva proprio mentre sull’altra imbarcazione stanno salendo i 30 passeggeri. O meglio i naufraghi che, a pochi minuti dal salvataggio, vedono la loro barca affondare. “È stato davvero drammatico vedere affondare la barca con tutte le nostre cose – conclude la Calomino – in molti siamo rimasti senza scarpe, con gli abiti bagnati. Altri hanno perso il portafogli e tutto l’occorrente per passare una breve vacanza a Procida. La sposa ha perso il bouquet, si è rovinato l’abito con l’acqua di mare. Per giunta, quando al porto abbiamo denunciato l’accaduto, abbiamo
saputo che la barca era stata assicurata solo ieri “. Ci si sposa una volta sola e quindi, dopo un’ora e mezzo di terrore, ha prevalso la festa degli sposi. In molti hanno dovuto correre ai ripari e comprare abiti da indossare. Ma alla fine Matteo e Laurie hanno festeggiato
DA IL PROCIDANO
Compiuta con successo l’operazione di soccorso coordinata dalla Sala Operativa della Guardia Costiera di Procida, che ha condotto al salvataggio di ben ventotto persone nel canale di Procida.
Alle ore 17.57 odierne, l’imbarcazione da diporto denominata “Rigel”, lunghezza 10,70 metri, con ventotto persone a bordo in navigazione da Monte di Procida per Procida, a mezzo miglio al largo dell’ex struttura carceraria, ha richiesto soccorso in quanto interessata da consistente e repentino imbarco di acqua ed in procinto di affondamento. I naufraghi richiedevano soccorso tramite il numero blu 1530 per le emergenze in mare, prima di trasbordare poi su altra unità nel frattempo confluita in zona.
Prontamente la Sala Operativa della Guardia Costiera isolana, diretta dal Comandante T.V. Giuseppe PANICO, provvedeva ad attivare la macchina dei soccorsi e ad inviare sul posto le motovedette CP 807 e CP 454, quest’ultima di rientro da una missione presso il porto di Pozzuoli. Proprio la M/V CP 454, alle ore 18.10 intercettava i malcapitati, in buoni condizioni di salute. Questi ultimi venivano poi trasferiti in sicurezza presso il vicino porto turistico di Marina di Procida, ove era già stata fatta confluire una pattuglia via terra.
Gli occupanti l’unità sono risultati essere il conduttore della stessa, procidano, ed un gruppo di persone che si recava a Procida per festeggiare il matrimonio di due giovani, anch’essi a bordo, provenienti dalla provincia napoletana. Tra loro anche 6 stranieri.
In merito ai fatti occorsi in data odierna, sono stati avviati, da parte dell’Autorità Marittima procidana, ulteriori accertamenti.
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