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Pesci misteriosi pescati a Monte di Procida, ecco da dove arrivano.

pesce stano1Monte di Procida. Un pescatore, Franco T., ieri ha catturato nella sua rete al largo di Acquamorta degli esemplari ittici di cui non si conosce la specie.

Al rientro dalla sua battuta di pesca, ha mostrato il pescato ad altri colleghi della zona. Nessuno è riuscito a capire di cosa si tratti. Anche noi abbiamo fatto vedere le foto ad esperti pescatori e a marittimi che hanno navigato e anche pescato nei mari lontani, niente. Una specie proveniente da altri mari o cosa? Per ora resta un mistero. Speriamo che qualcuno leggendo questo articolo ci saprà dire di più.

La soluzione l’ha trovata proprio Franco si tratta di La ricciola di fondale (Centrolophus niger Gmelin, 1789) è un pesce di mare della famiglia Centrolophidae.ecc
Centrolophus Niger
Giovedì 27 Gennaio 2011 16:23 | Scritto da Checco | PDF | Stampa | E-mail
Esemplare pescato alla secca di Genova detta anche di Ulisse. In ligure è MAUN o anche salmone per il colore della sua carne.

Ricciola di fondale
Centrolophus niger.jpg
Classificazione scientifica
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Subphylum: Vertebrata
Superclasse: Gnathostomata
Classe: Actinopterygii
Sottoclasse: Osteichthyes
Superordine: Acanthopterygii
Ordine: Perciformes
Famiglia: Centrolophidae
Genere: Centrolophus
Specie: C. niger
Nomenclatura binomiale
Centrolophus niger
Gmelin, 1789

Centrolophus Niger
Centrolophus Niger

Distribuzione e habitat

Si tratta di una specie a vasta distribuzione, è presente nel mar Mediterraneo occidentale e nel mar Adriatico, nell’Oceano Atlantico orientale tra Norvegia ed Islanda ed il Marocco, nell’Atlantico occidentale tra il Massachusetts ed il Maine, in Sud Africa ed in Australia e Nuova Zelanda. Nei mari italiani è complessivamente raro. Non si trova nelle regioni tropicali.
È una specie pelagica di profondità, si trova fino ad almeno 800 metri ma può talvolta risalire in superficie. I giovani si possono incontrare in superficie sotto oggetti galleggianti o meduse, sempre molto al largo.

Descrizione

Ha un corpo ovale, schiacciato lateralmente ed ha una bocca abbastanza grande, lunga fino all’occhio ed un muso arrotondato. La pinna dorsale è unica, lunga e bassa, di altezza uniforme. Anche la pinna anale è bassa; la pinna caudale è ampia, abbastanza forcuta, le pinne ventrali sono piccole.
Il colore è sempre scuro, può essere nero o blu scuro, appena più chiaro nella zona ventrale e spesso con macchie più scure o argentate. Le pinne hanno colore più scuro del corpo ed hanno un margine chiaro.I giovani hanno fasce scure verticali.
Raggiunge dimensioni notevoli, almeno fino a 120 cm, talvolta fino a 150.

Alimentazione

Si ciba soprattutto di meduse e ctenofori ma cattura anche pesciolini e cefalopodi.

Riproduzione

Avviene nella stagione fredda.

Pesca

Si cattura con reti a strascico o palamiti. Le carni sono buone.

dal sito www.fish.sulweb.it/
E’ stata anche fatta un altra ipotesi;
Lagocephalus sceleratus è da annoverare fra le peggiori specie invasive del Mar Mediterraneo,
con un notevole impatto sull’ecosistema circostante e sul settore della pesca (Zenetos et al, 2005; Peristeraki 2006; Streftaris & Zenetos 2006; Ozturk 2010). L. sceleratus è considerato un serio rischio per i consumatori, contiene una forte tossina chiamato tetrodotossina (TTX) , che può essere letale per gli esseri umani. L’effetto di questa tossina, permane anche dopo la cottura dell’alimento e un avvelenamento da tetrodossina è altamente rischioso: può comportare conseguenze particolarmente gravi per la salute, fino alla morte, che può avvenire dopo poche ore dall’ingestione.

Per questa ragione, nel 1992, con il Regolamento (CE) 854/2004, recante “norme specifiche per l’organizzazione di controlli ufficiali sui prodotti di origine animale destinati al consumo umano”, è stata vietata la commercializzazione dell’intera famiglia. Un divieto che è stato diffuso anche a livello europeo.

Secondo quanto stabilito dal regolamento, si legge sul sito del Ministero, “gli operatori del settore alimentare hanno l’obbligo di garantire il rispetto dei requisiti di sicurezza per i prodotti della pesca immessi in commercio e di non immettere sul mercato specie ittiche appartenenti alle famiglie dei Tetraodontidae, Molidae, Diodontidae e Canthigasteridae in quanto contenenti tossine nocive per la salute umana”.Proveremo a studiare la distribuzione e l’abbondanza di Lagocephalus sceleratus nel Mar Mediterraneo, cercando soluzioni per controllare la loro popolazione e diffusione. Popolazione, che se lasciata libera di proliferare incontrollata, si tradurrà in gravi danni ambientali ed economici al già degradato stato della pesca del Mediterraneo.

Obiettivi del programma
Documentazione video e fotografica della presenza di L. sceleratus nelle acque delle isole del Mar Egeo e del Dodecaneso.
Attraverso Internet, i social media, la Guardia Costiera e tutti gli Enti preposti informare la popolazione, i pescatori in primis, circa i pericoli di questo pesce dalle carni tossiche. In collaborazione con l’ Autorità greca diffusione di linee guida e protocolli per il primo soccorso in caso di ingestione di questo pesce.
Creazione di una banca dati al fine di mappare attraverso gli avvistamenti, fotografie e posizione GPS la presenza e lo spostamento di L. sceleratus, grazie anche al sostegno e collaborazione dei nostri sostenitori e di tutte le persone che seguiranno il progetto. Mappa Segnalazioni

Goals and Benefits
• Informare i pescatori professionisti e ricreativi sulla pericolosità di questa specie.
• Come agire in caso di avvelenato da ingestione.
• Una maggiore comprensione e consapevolezza sugli equilibri che regolano l’attività della pesca
• Sensibilizzare sulla necessità di attuare nuove strategie di conservazione e protezione dell’ecosistema del Mediterraneo.

Caratteristiche Lagocephalus sceleratus
Ha corpo oblungo, fusiforme, ricoperto di pelle liscia senza placche o scudetti, ma dotato di spine corte e disposte in serie longitudinali nella regione ventrale, che è rigonfiabile e pieghettata in attitudine di riposo. La linea laterale è marcata e suddivisa in rami che circondano l’orbita e rami trasversali, che si congiungono con la linea laterale o che si diradano verso la zona ventrale. La testa, robusta, ha occhi circolari di grandezza media e aperture nasali minuscole.
La bocca è piccola e i denti sono riuniti in due placche dentarie superiori e due inferiori. Può ingerire acqua o aria.
Ha una sola pinna dorsale molto spostata indietro e con 13-16 raggi. L’anale è simmetrica alla dorsale ed ha 11-13 raggi. La caudale (15 raggi) ha il margine posteriore incavato e il lobo inferiore più lungo di quello posteriore. Le pettorali sono alquanto robuste ed hanno 14-16 raggi. Le ventrali sono assenti.

pescatori e comandantipesce

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