Nel 2003 c’è stata una scelta scellerata, incostituzionale, che ha prodotto i danni che sono sotto gli occhi di tutti». Lo ha detto il Presidente della Giunta regionale della Campania, Stefano Caldoro, parlando con i giornalisti a margine di un convegno in corso alla Provincia di Napoli sull’abusivismo edilizio e sul progetto di condono. «Se non c’è una certezza del diritto e dei diritti dei cittadini – ha proseguito Caldoro – non possono uscire cose positive. Allora fu fatto un errore varare quella norma che impediva solo ai cittadini campani di poter avvalersi del condono del 2003, di cui tutti gli altri italiani hanno usufruito».
In questa situazione c’è l’abuso di necessità ma «c’è anche chi s’inserisce e fa il furbo, poi c’è la speculazione, la camorra». E contro gli speculatori, ha detto ancora Caldoro «bisogna avere una fortissima mano punitiva perché tutto l’abuso speculativo va contrastato». Ci sarebbero, in tutta la Regione, circa «70mila situazioni che andrebbero controllate, un numero molto grande – ha detto ancora Caldoro – Tutte le forze politiche hanno condiviso un provvedimento che prevede che gli abbattimenti vanno fatti con delle regole».
Il fenomeno dell’abusivismo in Campania «è abbastanza grave e non si può perseguire la politica dello struzzo» ha detto il presidente della Commissione giustizia del Senato, Francesco Nitto Palma, parlando, a Napoli, ad un convegno sull’abusivismo edilizio. «Vi sono altre regioni che hanno usufruito del condono del 2003 e che hanno condonato 350/400mila manufatti abusivi. In Campania non vi è stata l’applicazione di quel condono», ha aggiunto Nitto Palma.
Sull’abusivismo edilizio bisogna «avere il coraggio di fare scelte chiare. Le case che sono sanabili si sanino, quelle che non lo sono vanno abbattute». Lo ha detto il magistrato Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità per la Corruzione intervenendo ad un convegno sull’abusivismo edilizio in corso alla Provincia di Napoli. «Non ha un senso di tenerle così», ha proseguito Cantone che rispondendo alla domanda di una giornalista ha detto che «l’abusivismo è uno degli affari principali della criminalità organizzata perchè chi costruisce abusivamente non è di certo l’impresa normale».
fonte www.ilmattino.it