Monte di Procida Il sito ufficiale dei montesi
BACOLI. Tratto da un articolo de L’ESPRESSO, incontro con il pittore bacolese ( ex sindaco) Ferdinando Ambrosino.
Cuma e Pompei. Due luoghi cosi’ vicini e allo stesso tempo cosi’ lontani. Situati ambedue nel Golfo di Napoli su terre vulcaniche, si rivoltano alle ferite infertegli dallo sviluppo urbanistico rimestandone periodicamente la superficie. Una, Cuma, greca e sede della Sibilla omonima, l’altra romana e sede di Caedicia Victrix, la prima mercante di vino dell’epoca romana. Una che dara’ i caratteri latini al mondo e l’altra che gli dara’ visioni sibaritiche di crescita smodata. Su ambedue nel loro progrediere verso un tragico epilogo, volano gli Angeli di Ferdinando Ambrosino, le sue pennellate ariose ed incisive, i suoi rossi antichi e suoi grigi terreno stemperato. Quasi sospesi tra il presente e il passato, ci invogliano ad entrare nell’immagine facendoci attraversare un portale temporale non molto dissimile da quello che Orfeo, nelle stesse terre, dovette varcare alla ricerca di Euridice. Per chi , come Ambrosino, in quelle terre c’e’ nato e’ facile capire che si tratta di un gioco d’amore. E’ un ripercorrere la loro storia lungo i fili del tempo usando il colore, la forma e la materia come parola. Vai sul sito di FERDINANDO AMBROSINO
All’Istituto Italiano di Cultura di San Francisco, dal 12 Marzo al 4 Aprile 2014
