Monte di Procida. Questa mattina, gli amici della darsena di Acquamorta ci hanno chiamato per segnalarci che un pescatore della darsena ha preso nella rete, nei pressi dell’Isolotto di San Martino, un pesce di circa 25 cm sconosciuto. Mai nessuno dei pescatori aveva pescato qualcosa del genere in mare. A prima vista sembrava una trota con i colori di un salmone, pesce tipicamente di fiume. Poi ricordando l’avviso dell’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) che tempo fa ha segnalato la presenza di un pesce tossico nel Mediterraneo, il PESCE PALLA MACULATO, dopo averne recuperato le immagini molti hanno visto la grande somiglianza con quello pescato questa mattina. Nonostante numerose ricerche anche su internet, non siamo riusciti a accertarne la specie. Poi abbiamo segnalato la vicenda all’ISPRA di Palermo, a cui abbiamo mandato le immagini.
La dottoressa Falautano dell’ISPRA, dopo le prime immagini ci ha scritto che sicuramente possiamo escludere si tratti del pesce palla maculato, Lagocephalus sceleratus, ossia la specie dalle carni tossiche riportata nella locandina diffusa a novembre per avvisare i consumatori. Poi dopo aver visionato con cura tutto il materiale fotografico da noi spedito ci ha informata che
è sicuramente una trota; oltre alla specie Salmo trutta c’è la possibilità che possa anche essere la trota iridea Oncorhynchus mykiss che viene allevata, il che potrebbe far pensare pure ad un esemplare sfuggito da qualche impianto.
La cosa rassicurante è che comunque si tratta di una specie assolutamente innocua e commestibile.
Oncorhynchus mykiss, comunemente conosciuta come trota iridea oppure trota arcobaleno è un pesce appartenente alla famiglia dei Salmonidae.
L’areale delle popolazioni anadrome comprende la costa pacifica di tutto il continente nordamericano, espandendosi lungo lo stretto di Bering, talvolta fino alle coste siberiane, giapponesi e cinesi. La riproduzione però avviene solo nei fiumi americani. Le popolazioni sedentarie sono residenti nei fiumi della costa pacifica di USA e Canada.
Nei decenni passati questa specie è stata introdotta in quasi tutti i corsi d’acqua europei.
In Italia le prime introduzioni avvennero nel Moncenisio e nei laghi del Friuli-Venezia Giulia ma oggi si pensa che questa specie sia stata immessa in quasi tutti i corsi d’acqua.
Abita acque correnti e lacustri riccamente ossigenate e con fondale ghiaioso. Sopporta meglio delle altre trote sbalzi di temperatura e scarso ossigeno, per questo (e per i minori costi) è spesso utilizzata per popolare cave e stagni per la pesca sportiva
(Wikipedia)