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di Alessandro Napolitano
POZZUOLI Non ce l’ha fatta il piccolo di tre anni colpito venerdì scorso da meningite. Il bambino è morto questa mattina all’ospedale Cotugno di Napoli.
Le sue condizioni, già molto gravi, sono peggiorate nel corso della notte. Il decesso è avvenuto intorno alle 10.45. «Si esclude una meningite che abbia carattere diffusivo – spiega il direttore sanitario aziendale dell’ospedale Cotugno, il dottor Nicola Silvestri – É esclusa la natura da pneumococco, così come è emerso da ulteriori analisi di laboratorio. Si tratta di uno streptococco pneumoniae che non assume rilievo di pericolosità tale da indurre ad interventi di profilassi».
Nonostante le rassicurazioni dell’ospedale, che vanno ad aggiungersi a quelle dell’Asl Napoli 2 Nord di ieri, la psicosi da meningite si è diffusa in gran parte della città. Quasi i due terzi degli alunni della scuola che frequentava il piccolo, la «Montessori» facente parte dell’Istituto comprensivo De Amicis-Diaz di Monterusciello, è rimasto a casa.
Per molti genitori, quindi, il timore di un contagio della terribile meningite, ha prevalso sulle parole degli esperti. «Siamo vicini alla famiglia del bambino ed esprimiamo loro tutto il nostro cordoglio, da parte dell’intera scuola – sottolinea il dirigente scolastico, Filippo Monaco – Vorrei tranquillizzare tutti i genitori: non c’è alcun pericolo di contagio non solo per i loro figli, ma anche per il personale docente. Possono stare tranquilli».
Alessandro Napolitano da Il Mattino
Il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia esprime cordoglio e profonda tristezza per la terribile notizia della morte del bimbo di 3 anni colpito da meningite. Nel contempo il primo cittadino, che ha seguito la vicenda da lunedì pomeriggio in costante contatto con l’Asl Napoli 2 Nord e l’ospedale Cotugno, per tranquillizzare la popolazione sottolinea che «secondo quanto comunicato ufficialmente dai sanitari dell’azienda ospedaliera Cotugno e in accordo alle Linee Guida del Ministero della Salute, l’azienda sanitaria locale non ha previsto interventi di profilassi su contatti familiari e/o scolastici».
