PATRIZIA CAPUANO da IL MATTINO. MONTE DI PROCIDA – Sos dei residenti nel quartiere San Giuseppe affinché sia completato un edificio adiacente la locale parrocchia, da utilizzare per attività sociali. Si tratta di una struttura costruita negli anni Cinquanta grazie al compianto reverendo don Loreto Schiano, per adibirla ad orfanotrofio oppure ad un rifugio da destinare ai poveri.
Tuttavia le opere per la realizzazione di questi locali non sono mai terminate e, del fabbricato in mattoni, resta lo scheletro abbandonato e privo di manutenzione. Intanto «la chiesa di San Giuseppe, che accoglie una vasta comunità di fedeli, è dotata esclusivamente della sala in cui si celebra la Santa Messa e di due locali adibiti alla catechesi – spiegano i fedeli – Manca dunque un luogo di aggregazione da riservare alle attività sociali. Da qui la nostra richiesta di poter recuperare il progetto originario». La struttura, ricordiamo, fu edificata dal parroco Schiano su un suolo che gli era stato donato da tre cugini. Dalla lettura del testamento, è emerso che il sacerdote aveva lasciato il corpo di fabbrica adiacente la parrocchia in eredità ai discendenti di coloro che avevano donato il terreno. L’edificio non terminato quindi risulta di proprietà degli eredi del parroco, mentre la chiesa resta ai fedeli. Sulla vicenda, quattro anni fa, è intervenuto il sindaco Francesco Paolo Iannuzzi che ha espresso la volontà «di procedere all’esproprio dell’edificio nel caso in cui gli attuali proprietari non avessero donato il fabbricato alla comunità, al fine di utilizzare i locali per scopi benefici e sociali». L’obiettivo era di dotare il quartiere San Giuseppe di nuovi spazi da destinare ad attività sociali. Di fatto finora con gli eredi non è stato conseguito alcun accordo. Nè si è proceduto ad un esproprio. Ma i residenti attendono una soluzione favorevole.