È giallo sull’uomo che, nella serata di ieri, nel tratto compreso fra Ischia e Procida ed a seguito di circostanze ancora tutte da chiarire, è caduto in mare dalla nave “Naiade” della Caremar.
Sessantatrè anni, originario di Vico Equense, il passeggero precipitato in acqua durante la navigazione è stato poi recuperato mentre nuotava ma in evidente stato di choc causato da ipotermia, circa un’ora e mezza dopo l’accaduto.
Ad effettuare il salvataggio del “naufrago”, una unità della Guradia Costiera isolana, allertata dai membri dell’equipaggio di una seconda unità della Caremar, il “Fauno”, che via radio riferivano di udire invocazioni di soccorso, ma di non essere in grado – a causa delle tenebre – di individuare alcuno.
Intorno alle 20 l’uomo è stato avvistato a poche centinaia di metri dalla costa ischitana. Issato a bordo dal personale della motovedetta, e trasportato sulla banchina del vicino porto di Ischia dove, ad attenderlo, c’erano gli operatori sanitari a bordo di una ambulanza che hanno provveduto al trasferimento all’ospedale Rizzoli.
Al pronto soccorso i medici hanno riscontrato lo stato di choc dovuto ad ipotermia ed hanno disposto il ricovero sotto osservazione per 48 ore. Polizia e Carabinieri hanno cercato di comprendere le cause dell’accaduto, ma l’uomo pare non sia riuscito a spiegare la caduta, probabilmente dalla poppa della nave sulla quale si era imbarcato a Napoli. Resta anche il mistero sul perché nessun’altro a bordo della Naiade – fra equipaggio e passeggeri – si sia poi accorto dell’accaduto ed è per questo che gli inquirenti ascolteranno nelle prossime ore il comandante della nave della Caremar.
fonte wwwilmattino.it