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Terra dei fuochi, ok al protocollo sulla sicurezza alimentare

Approvato un protocollo d’intesa per la sicurezza alimentare in alcuni comuni della ‘Terra dei Fuochi’. Obiettivo è garantire la salubrità delle produzioni agricole.

«Con l’approvazione da parte della Giunta regionale dello schema di protocollo di intesa per la realizzazione della caratterizzazione delle produzioni agricole nei territori in cui sono stati rinvenuti rifiuti pericolosi, interrati illegalmente negli anni addietro, compiamo un passo in avanti per garantire la sicurezza alimentare dei prodotti dell’area che va da Napoli Nord a Caserta», spiegano Daniela Nugnes e Giovanni Romano, assessori all’Agricoltura e all’Ambiente della Regione Campania.

«Il protocollo – aggiungono – sarà inizialmente sottoscritto dalla Regione Campania, dai Comuni di Caivano e di Casal di Principe, dall’Istituto superiore di Sanità, dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, dal Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura e dal Centro interdipartimentale ricerca ambiente della Federico II». «Quello che effettuiamo su Casal di Principe e Caivano è un primo test, un progetto pilota, per verificare lo stato di salute dei nostri prodotti – aggiungono – Partiamo da Caivano e Casal di Principe perchè si tratta di due Comuni oggetto di recenti ritrovamenti di rifiuti tossici, ma non escludiamo, al termine delle analisi, che il protocollo possa essere esteso all’intero territorio interessato dal fenomeno dei roghi dei rifiuti e degli sversamenti illegali».

«Entro 20 giorni dalla sottoscrizione del protocollo di intesa – proseguono – avremo anche un programma operativo degli interventi da mettere in campo. L’obiettivo è il monitoraggio dello stato di inquinamento dei suoli agricoli presenti nei territori dei due comuni individuati con riferimento, prima di tutto, alla salubrità delle nostre produzioni di eccellenza. Ciò consentirà di isolare eventuali casi di criticità, in modo da rendere assolutamente sicuri i prodotti della nostra terra».

«Il protocollo, inoltre, definisce una serie di interventi tesi a creare delle vere e proprie fasce ecologiche di protezione delle aziende agricole che si trovano a ridosso delle discariche. Tali azioni sono volte al recupero degli eventuali terreni inquinati grazie all’ utilizzo di protocolli di bonifica ecocompatibili messi a punto nell’ambito del progetto Life Ecoremed», concludono Nugnes e Romano.

fonte www.ilmattino.it

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