Serviranno 80 anni per bonificare i territori dell’area Nord di Napoli, sono i dati contenuti nella relazione della Procura della Repubblica. Per l’inquinamento dell’area la bonifica non sarà completa prima del 2050 e, per quanto riguarda il percolato, senza avviare gli interventi, dovremmo aspettare fino al 2080. Sono solo aree specifiche della Campania ma è un’emergenza nazionale, non riguarda soltanto noi come Regione. Siamo stati per anni lo sversatoio dell’Italia e dell’Europa. Ringrazio il presidente Giorgio Napolitano, quando è stato qui ha sollevato la questione verso la quale ha sempre avuto grande attenzione. Non sappiamo quali effetti abbiano avuto queste contaminazioni sulla salute dei cittadini. Certo il danno ambientale, che deve essere valutato dagli organi competenti e senza creare allarmismi, ha conseguenze sulla salute, il problema è capire qual è l’impatto prodotto.
La questione delle bonifiche e la vicenda della Terra dei Fuochi sono due cose completamente diverse. Mettere tutto insieme significa generare confusioni e non risolvere, perché il problema vero è dare soluzioni. La Terra dei Fuochi è una questione serissima dovuta al comportamento attuale di un pezzo di illegalità che mette tutto insieme: quelle imprese che non fanno lo smaltimento corretto, qualche cittadino, qualche sistema produttivo. Fenomeni che non appartengono alla storia della Campania, non sono gli sversamenti degli ultimi 30 anni con il controllo della camorra, ma sono fenomeni che capitano ancora oggi e che non hanno esempi in altre parti d’Italia. Ed è per questo che è un problema che dobbiamo risolvere noi, con la nostra comunità locale, con la nostra capacità di poter capire che questi comportamenti illegali vanno puniti con severità. I Comuni devono intervenire perché sono loro che hanno il controllo sul territorio e se da soli non riescono allora diamo loro una mano. Il sistema di illegalità che porta a questi atteggiamenti va colpito, tenendo presente che non ha nulla a che vedere con fenomeni molto più profondi. Non che sia meno grave, ma si tratta di questioni che hanno ben altre origini, ben altre soluzioni e dunque meritano ben altre risposte. In Campania, per troppi anni, questa confusione di spazi e quest’incapacità di dover definire quali sono le emergenze di fatto, ha rallentato tutti i processi e non ha dato risposte a nessuna di queste grandi questioni. Fenomeni che vanno affrontati con un tema generale di consapevolezza e di tutela dell’ambiente che deve crescere nella comunità, soprattutto nelle giovani generazioni. E’ un problema di educazione e di rispetto del proprio ambiente.
fonte: http://www.caldoropresidente.it/news/per-bonifiche-80-anni-ora-emergenza-nazionale/