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“RADICI PROCIDANE: i cellai a Terraferma” mostra fotografica di Antonio Sabatano a Procida

RADICI PROCIDANE: i cellai a Terraferma dal 4 al 6 ottobre a Procida, chiesa sconsacrata di San Giacomo-

Il giorno quattro, cinque e sei ottobre 2013, a Procida, nella chiesa sconsacrata di San Giacomo, dalle ore …….alle ore…… verrà esposta la mostra fotografica a tema “RADICI PROCIDANE: i cellai a Terraferma” di N.Antonio Sabatano. La mostra è rivolta ed omaggiata al popolo procidano, dice Antonio Sabatano. Molti si chiederanno, perché?………..La risposta è semplice. Questo popolo dalle origini secolari in passato fu colonizzatore dell’attuale Monte di Procida, chiamata all’epoca, ma ancora tutt’oggi dagli abitanti dell’Isola, TERRAFERMA. Intorno al 1500 la Chiesa attraverso dei contratti di enfiteusi assegnava ai contadini procidani enormi appezzamenti di terra al Monte per bonificarli e avviare una produzione agricola. Questi ogni mattina attraversavano il “canale” per raggiungere Terraferma ed iniziare la giornata di lavoro. Attraverso gli anni erano sempre più quelli che raggiungevano Terraferma per le coltivazioni del terreno. Spesso a causa del maltempo avevano problemi nel tornare a Procida. Incominciarono a costruire le prime capanne dove trascorrere la notte per poi tornare all’indomani a Procida. Nel tempo queste capanne furono sostituite da strutture in pietra di tufo chiamate “CELLAI”. Grazie a maestranze provenienti dall’isola di Procida si diede vita a strutture che ancora oggi esistono, strutture che riprendono tecniche edilizie di epoca romana, appunto i CELLAI. Venivano costruiti senza l’attuale squadro, piombo o livella. Possenti mura sulla estremità unite da bellissime volte che ancora oggi resistono al logorio del tempo. Proprio dal fascino di queste strutture ho sentito il bisogno di immortalare queste stupende immagini che dedico ai Procidani. L’artista ringrazia il Comune di Procida (patrocinio morale) e Salvatore Costagliola per avergli dato la possibilità di portare a conoscenza dei procidani di un altro pezzo della loro gloriosa storia. La mostra è stata completamente autofinanziata con ingresso libero.

N.Antonio Sabatano

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