Pozzuoli. Centinaia di litri di acqua di mar putrida e inquinata venivano utilizzati, da pescatori senza scrupoli, per bagnare il pesce in vendita sulla banchina del porto di Pozzuoli.
A scoprirlo sono stati questa mattina all’alba i militari della guardia costiera e i poliziotti del vicino commissariato. Un’operazione per la tutela della salute pubblica scattata dopo una serie di segnalazioni anonime.
Molluschi, mitili e pesci venivano esposti al pubblico per la vendita su alcuni banconi o adagiati in catini di plastica pieni di acqua di mare prelevata dalla zona del porto e dalla darsena sotto il Rione Terra. Una delle aree più inquinate della costa flegrea, come certificato anche dai dati dell’Arpac: tracce di piombo, cadmio, valori elevatissimi di batteri derivanti da scarichi fecali e escherichia coli.
«Quell’acqua di mare veniva prelevata da una motopompa a scoppio, che abbiamo sequestrato, e usata per rinfrescare prodotti ittici già depurati – sottolinea il comandante della capitaneria di porto di Pozzuoli, Andrea Pellegrino – In questo modo la carica batterica aumenta notevolmente, con potenziali, seri problemi di salute pubblica».
Due pescatori della zona sono stati denunciati in stato di libertà e deferiti alla procura.
fonte www.ilmattino.it