«Cosa c’è di vero e provato nelle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Schiavone, rese alcuni giorni fa a Skytg24, in merito al presunto smaltimento illegale nella zona costiera dal Casertano fino a Pozzuoli di rifiuti tossici e pericolosi? Chiediamo alla magistratura di indagare, mentre a tutti gli enti coinvolti nella bonifica e nella tutela del nostro territorio chiediamo di fare chiarezza, sgombrando il campo da ogni illazione e allarmismo».
Lo dichiara il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, che contestualmente chiede all’Arpac, all’Asl Napoli 2 Nord e al ministero dell’Ambiente di chiarire ogni aspetto della vicenda.
«Premesso che sarà compito della magistratura verificare la piena attendibilità delle dichiarazioni del collaboratore di giustizia – continua il sindaco Figliolia – Noi vogliamo, comunque, tutelare in ogni modo la comunità di Pozzuoli e per questo chiediamo all’Arpac e all’Asl Napoli 2 Nord di avviare controlli puntuali e chiarire, anche in collaborazione con i tecnici del ministero dell’Ambiente, come stanno realmente le cose. Dal canto nostro, benchè i Comuni abbiano poteri residuali e minimi in questo settore, potenzieremo la già ampia attività di tutela e bonifica ambientale messa in piedi nel primo anno di amministrazione con una differenziata spinta, la pulizia degli arenili a cominciare proprio dalla zona di Licola e di Arco Felice e il recupero del decoro urbano che da anni si era perso. La nostra azione di tutela del territorio è iniziata proprio dalla periferia di Licola, abbandonata da troppi anni, sia dalle amministrazioni comunali precedenti che dai commissari prefettizi».
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