Polese A.U. Eav dice No alla gestione di EavBus, che potrebbe andare al privato. I conducenti di linea incrociano le braccia; migliaia di utenti a piedi. Ricomincia il caos. Fino a quando ?
Migliaia di passeggeri sono di nuovo a piedi. I mezzi di Eavbus sono rientrati nei depositi, ne si sa quando torneranno sulle strade e viaggiare con regolarità. Tutto questo è successo dopo che i dipendenti hanno appreso di essere stati ripudiati dal Gruppo Eav. Dunque si ritorna a fare i conti con i disagi dovuti al la crisi del trasporto pubblico locale; problema mai risolto e del quale l’assessore regionale Sergio Vetrella, non è esente da responsabilità, ma continua a indicare, quale genesi del dissesto, le amministrazioni del recente passato.
Intanto a farne le spese è l’utenza. Sulle fermate ci sono decine e decine di persone, fatte di studenti, lavoratori e anziani, che aspettano invano il passaggio dell’autobus, e a cui nessuno ha detto una parola sull’improvviso sciopero bianco. Forse sulla comunicazione ai passeggeri sprovveduti, sarebbero dovuto intervenire gli enti locali; bene questo è un altro discorso : vi immaginate gli amministratori dei comuni di Bacoli e Di Monte di Procida che si preoccupano di informare i cittadini che la corriera non passerà ? Altrove tutto ciò fa parte delle regole di civiltà, ma qua è tutt’altra cosa.
Oltre agli utenti, l’ennesimo boccone amaro è stato porto ai lavoratori della stessa società di trasporto, i quali attendevano con trepidazione l’esito della gara per l’affidamento della nuova gestione ; essi hanno appreso, che l’unica società interessata a rilevare linee, mezzi, impianti e personale è la sola Clp di Caserta. La grande holding regionale dei trasporti, cioè l’Eav ha preferito disdegnare la gara, “per colpa anche del mancato pareggio di bilancio.” Parola di Polese
Le società che fanno capo al gruppo Eav hanno nei confronti di Eavbus, un debito colossale, costituito dal Fondo di T.F.R ; infatti le società Circumvesuviana, Sepsa e Metrocampania Nordest , che oggi sono state inglobate in Eav,dopo la scissione del ramo d’azienda, non hanno mai provveduto a saldare alla nuova società il debito TFR relativo al personale interessato al trasferimento nella nuova azienda su gomma.
Successivamente, Eavbus, ha dovuto sopperire con le proprie risorse economiche, ai pagamenti del T.F.R sia ai lavoratori che andavano in pensione sia per gli anticipi , che per legge vanno erogati al personale in servizio che ne fa richiesta. Entrambi gli importi sborsati sono stati notevoli; è lecito dunque porsi la domanda, se il debito fosse stato saldato al momento dello scorporo del ramo di azienda, la società di Agnano si sarebbe trovata in questa grave situazione di crisi ?
Dunque anche tanta irriconoscenza da parte della società Madre (Eav Holding) nei confronti della società Figlia (Eavbus), che prima non ha provveduto al suo sostentamento (erogazione del fondo TFR) lasciandola perire nel debito; poi, quando doveva soccorrerla (partecipazione alla gara per acquisirne la gestione) se ne è lavata le mani.
Per questi motivi la tensione è alle stelle. Lavoratori è utenza stanno pagando anche per scelte avvenute sotto l’egida Vetrella. Come si ricorderà dopo l’insediamento della nuova giunta regionale si fece tabula rasa di tutto il management di Eav bus. Fu liquidato da un giorno all’altro l’ingegnere Silvano Cavalieri, esperto del settore e fra i più quotati; al suo posto fu tratto dal cilindro della politica una vecchia conoscenza del passato, tal Roberto Pepe. Dunque in poco tempo furono mandati a casa Direttori di Esercizio, Personale, Acquisti, Affari Generali, Contabilità e Bilancio. I risultati di questa mutazione non hanno bisogno di alcun commento.
Geppino Basciano
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