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CRACK DEIULEMAR: Gli obbligazionisti e i giorni della vittoria. 9 e 10 maggio giorni decisivi per il Crack del Mare

Sono stati due giorni intensissimi, carichi di emotività, di tensione, di ansie per gli obbligazionisti della Deiulemar CDN di Torre del Greco, il Colosso di via Tironi che ha portato sul lastrico 13.500 famiglie.  Il giorno 9 maggio, tappa importante nel processo penale che si è tenuto al Tribunale penale di Roma davanti al giudice Di Girolamo, seconda udienza preliminare in cui sono state espletate le formalità di rito per le Costituzioni di parte civile dia della Curatela fallimentare per ciò che riguarda il danno patrimoniale per tutti gli obbligazionisti, sia delle Costituzioni di parte civile individuali per danni morali o altro che sono state computate in numero di circa 1800 dallo stesso giudice. Si sono inoltre costituiti parte civile sempre per danni morali, l’ADUSBEF in qualità di legale rappresentante a livello nazionale dei risparmiatori e in qualità di legale rappresentante di un congruo numero di obbligazionisti,  la Federconsumatori  e infine Bankitalia.

Non si è costituito il Comune di Torre del Greco a sostegno dei suoi circa 10.500 cittadini colpiti da questo cataclisma economico che si è abbattuto sulle loro vite, depistandole e devastandole. Ricordiamo che il Crack Deiulemar ha già fatto tre morti per suicidio e molte altre persone sono dovute ricorrere a cure mediche diffuse poiché sono aumentati i livelli di stress psicologico e psicofisico. Hanno presenziato al processo circa 60 obbligazionisti che si sono recati in autobus a Roma, e hanno anche potuto constatare che ciò ha determinato l’andamento e  il procedimento della giornata iuris e l’esito finale della stessa. Il giudice infatti dopo che erano state espletate tutte le formalità ha ordinato agli avvocati delle controparti di prendere visione di tutte le Costituzioni di parte civile e di opporre le dovute eccezioni nel giro di tre ore. L’udienza è dunque stata sospesa  alle 11.00 e riaperta alle 14.00. Le eccezioni opposte dagli avv. Stile, Coppi e Cri Cri, rispettivamente gli avvocati dei Della Gatta, Lembo e Iuliano nel processo penale a loro carico per reati che vanno dalla Bancarotta fraudolenta, all’associazione a delinquere, alla truffa, alla frode nei confronti dello Stato, così come riportati nell’ordinanza di custodia cautelare che il giudice Raimondi ha emesso nel luglio scorso e confermati dall’ordinanza di rinvio a giudizio immediato da parte del PM D’Ovidio del Tribunale penale di Roma considerato giudice naturale precostituito per legge nel caso di specie, sono state le più diverse. Si sono opposte inesattezze formali degli atti o considerazioni di merito. L’avv. Stile (avv. Dei Della Gatta) ha opposto l’inammissibilità della costituzione di parte civile per danni morali in quanto è ravvisabile il dolo nel comportamento degli stessi considerando gli alti interessi che hanno percepito in passato. Il giudice Di Girolamo dopo essersi ritirata per deliberare ha letto pubblicamente l’ordinanza smontando una ad una con motivazioni giuridicamente valide tutte le eccezioni proposte dai legali della DEIULEMAR. Sono stati ammessi alla Costituzione di parte civile i Curatori fallimentari a nome degli obbligazionisti, i 1800 obbligazionisti. L’ADUSBEF in qualità di legale rappresentante dei diritti degli obbligazionisti, e Bankitalia in qualità di organo Istituzionale che sovrintende alla raccolta del risparmio. Alle ore 17.00 l’udienza è stata sciolta e rinviata per il completamento delle risposte alle istanze presentate al giorno 12 e 14 giugno alle ore nove.

Gli obbligazionisti si sono ritenuti soddisfatti di come si erano svolte le cose e sono ritornati a Torre del Greco, erano presenti non solo gli avvocati penalisti  ma anche i civilisti, nonché il Comitato dei Creditori al completo. Era presente anche l’on. Luigi Gallo del M5S che sta seguendo da vicino la vicenda e che in settimana presenterà un’interrogazione parlamentare sulla questione alla Camera dei Deputati in cui chiederà chiarimenti sul comportamento omissivo di Consob e Bankitalia, rispettivamente organi di controllo delle S.p.A. quotate in Borsa o a emittente diffuso quale era la DEIULEMAR CDN.

Il giorno 10 maggio, è stato vinto un secondo match al Tribunale fallimentare di Torre Annunziata :
FALLIMENTO DEIULEMAR COMPAGNIA DI NAVIGAZIONE S.p.A  – dice il Comunicato del Comitato dei Creditori –

Alle ore 23,52 del 09.05.13, il Tribunale civile di Torre Annunziata – sezione civile – in presenza dei sigg. Magistrati:
– Dr.ssa Regina Marina Elefante Presidente
– Dr. Fabio Di Lorenzo Giudice relatore
– Dr.ssa Valentina Vitulano Giudice
ha dichiarato con sentenza n. 24/13, il fallimento della società di fatto, composta da Michele Iuliano, Maria Luigia Lembo, Giovanna Iuliano, Giuseppe Lembo, Lucia Boccia, Angelo Della Gatta, Pasquale della Gatta e Micaela Della Gatta ed il fallimento individuale degli stessi quali soci illimitatamente responsabili.
Ha ordinato l’immediata apposizione dei sigilli a tutti i beni mobili ed immobili dei falliti ovunque si trovino.
Ha nominato il dr. Fabio Di Lorenzo Giudice delegato alla procedura.
Ha nominato il collegio dei Curatori nelle persone dei dott.ri Giacomo D’Attorre, avv. Antonio Denotaristefano , Di Vasto Girardi e il dr. Giuseppe Castellano.
ha stabilito che si procederà all’esame dello stato passivo davanti al Giudice delegato all’udienza del 16.07.13, alle ore 10,00.

Un plauso, il  Comitato dei Creditori, ha  sentito  il bisogno di farlo ai tanti Risparmiatori che: “ in questi mesi sono vicini alla Curatela e ‘a noi’  e che, malgrado per alcuni l’età, i problemi nati con la perdita dei propri risparmi (per tutti), costantemente ci seguono nelle varie udienze, anche fuori regione, dandoci la forza di continuare nelle azioni intraprese. GRAZIE”.
Il primo grado nel processo civile è vinto, adesso bisogna sperare che la Gdf e l’agenzia ispettiva trovino quanti più beni, trust, soldi o quant’altro riconducibile ai soci. Certo ci aspettiamo un duro contrattacco, sicuramente in appello cercheranno di smontare la tesi della società di fatto, ma se ci sono già tanti giudici che pensano che essa esiste nel bene e nel male?

Assunta Esposito.

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