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Un laboratorio creativo ma anche esposizione di opere d’arte contemporanea. E’ il Compendio Vanvitelliano del Fusaro che, in questi giorni, sta vivendo un fermento senza precedenti grazie all’iniziativa “Museo Under 14”, promossa dal docente di educazione artistica Giuseppe Panariello che dallo scorso 6 aprile è a disposizione del grande pubblico, nelle quattro sale superiori della “Sala Ostrichina”. Un progetto ambizioso, che nella sua semplicità si propone di mettere a nudo l’espressione dell’animo umano attraverso l’uso delle mani, sciolte da qualsiasi vincolo “tecnico”. Un pennello, un foglio, la creta o un qualsivoglia materiale di riciclo. E’ quanto basta per realizzare un’opera d’arte, quella intima, di un giovane che descrive il suo modo di percepire la realtà facendone, al contempo, memoria storica. Sono molteplici le opere che è possibile ammirare tutti i giorni fino a giovedì prossimo, dalle 9,30 alle 13,30 e la domenica sino alle 14,30: dipinti, collage, sculture di piccole e grandi dimensioni fanno bella mostra di sé in ogni angolo dell’edificio messo a disposizione per l’evento dal Comune di Bacoli. Tutte opere realizzate dagli ex alunni del professor Panariello, docente “sui generis”, allievo e maestro dei propri studenti. Un progetto che questa mattina ha visto concorrere tanti giovani al premio sulla creatività dal tema “L’altra faccia della Luna”. Ispirati dal “locus amoenus” della Casina sul Lago, i partecipanti hanno realizzato delle opere grafiche che passeranno poi al vaglio di una giuria appositamente formata per l’occasione. I premi in palio sono un corso di fotografia messo a disposizione della Flegrea Photo (primo classificato) una valigetta delle belle arti (secondo classificato) ed una confezione assortita di colori acquerellabili (terzo classificato). Nel corso dell’evento saranno a disposizione dei visitatori, numerosi calendari artistici (realizzati dalla Onlus “Quel filo blu” con le immagini del Museo Under 14) e cataloghi che saranno consegnati al pubblico attraverso una libera offerta che sarà a sua volta devoluta in favore della “Fondazione Idis” per la ricostruzione di “Città della Scienza”.
Melania Scotto
