Monte di Procida. Una petizione popolare per dire “basta” ad una problematica che si protrae da tanti, troppi anni: l’assenza di un allaccio all’impianto idrico comunale in via Bellavista. “Il progetto c’è, i fondi pure ma i cantieri stentano ad essere aperti. Perché?”. E’ quanto si chiedono i cittadini residenti nelle zone interessate che, da sempre, beneficiano del servizio idrico attraverso un’erogazione “vecchio stampo”. Si tratta dell’utilizzo di un pozzo con motore alimentato a corrente continua che raggiunge, attraverso il pompaggio di acqua pura, i rubinetti delle abitazioni private. Sistema che, puntualmente, ad ogni “black out” in città s’arresta e, i cittadini, specie quelli residenti in via Bellavista, nella parte “alta” del piccolo promontorio flegreo, restano senz’acqua sino alla riparazione del guasto. Dunque, non sono poche le difficoltà alle quali devono far fronte gli abitanti delle zone interessate che, più volte hanno sollecitato l’Assise di via Quandel affinché anche essi possano usufruire invece del sistema idrico pubblico.
< Ma, nonostante dall’Amministrazione guidata dal sindaco Franco Iannuzzi fanno sapere che “è tutto pronto” come risulta altresì dagli atti del Comune, ancora per inspiegabili ragioni non si mette mano ai lavori. Ed è per queste ragioni che si è deciso di “alzare la voce”, battendo il ferro attraverso una petizione popolare, che possa mettere un punto a questa vicenda che, ancora una volta, fa degli abitanti del quartiere, cittadini di “serie b”. Nelle piazze, tra i bar e nei diversi punti di aggregazione sociale sarà possibile sottoscrivere la petizione, di cui si farà portavoce durante la prossima seduta consiliare, il consigliere indipendente Salvatore Capuano. Di seguito il testo integrale del documento che a breve sarà protocollato presso gli Uffici di via Quandel.
“I cittadini firmatari, premesso che: i numerosi solleciti agli Uffici Competenti circa la ripresa dei lavori per l’ammodernamento e l’allaccio di numerosissime famiglie all’impianto idrico comunale non hanno sortito alcun esito positivo; non sono poche le difficoltà alle quali devono far fronte i residenti nelle zone interessate, i quali beneficiano ancora del servizio idrico attraverso un’erogazione ‘vecchio stampo’ (utilizzo di un pozzo con motore alimentato a corrente continua che raggiunge, attraverso il pompaggio di acqua pura, i rubinetti delle abitazioni private; ad ogni ‘black-out’ il sistema esclusivamente alimentato a corrente continua si arresta e i cittadini, non potendo usufruire del sistema idrico pubblico restano senz’acqua fino alla riparazione del guasto; oltre ai disagi in caso di mancata erogazione della corrente elettrica, gli stessi cittadini sono costretti a pagarne le conseguenze economiche anche di tasca propria, a dispetto della restante parte della comunità; che per tali lavori sono stati stanziati i fondi nel redatto bilancio; chiedono al Sindaco Pro Tempore, All’Amministrazione Comunale e al responsabile del Terzo Settore del Comune di Monte di Procida, di avviare nel modo più celere possibile i lavori in oggetto previsti e già finanziati o di indicare per iscritto i motivi per i quali non si ritiene di poter procedere entro trenta giorni dal suo ricevimento al protocollo generale dell’Ente”.
Melania Scotto d’Aniello
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