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Rapina a una gioelielleria in pieno centro storico a Bacoli

Bacoli. Tre banditi armati hanno rapinato verso alle 13 una gioielleria in via Gaetano De Rosa, in pieno centro storico. I tre hanno fatti irruzione nel negozio con i volti coperti e armi in pugno e dopo aver minacciato, picchiato e legato il titolare in uno stanzino, hanno fatto razzia di oro, argento diamanti e orologi svuotando la cassaforte e ripulendo le vetrine di qualsiasi oggetto di valore.
I tre rapinatori hanno riempito diverse buste e sono scappati a piedi per il centro storico raggiungendo forse un complice che li attendeva in auto poco lontano.
A dare l’allarme prima di essere portato all’ospedale di Pozzuoli, è stato lo stesso proprietario ferito alla testa. Il bottino della rapina si aggirerebbe a diverse decine di migliaia di euro sul caso stanno indagando i carabinieri della stazione di Bacoli diretti dal maresciallo Carmine Napolitano

RAPINA CHOC A BACOLI di Patrizia Capuano da Il mattino on line
Napoli – Terrore ieri nel centro storico di Bacoli: rapina nella tarda mattinata, poco prima della chiusura, a una nota gioielleria in via Gaetano De Rosa. Immobilizzato e malmenato il titolare, che ha fatto ricorso alle cure dei sanitari del Santa Maria delle Grazie.

I fatti: sono da poco trascorse le 13 ed è quasi ora di abbassare la serranda per la pausa pranzo.
In tre, di cui due a volto coperto, si avvicinano alla porta e entrano nel negozio senza grosse difficoltà. Sono armati di pistola. Gridano e imprecano in italiano. Minacciano il gioielliere, reclamano soldi e preziosi. Sono violenti, passano alle mani. Strattonano l’uomo, lo picchiano alla testa con un corpo contundente, lo feriscono. Il proprietario perde sangue, ma questo non intimorisce la banda che, aggressiva, continua a inveire. I tre lo costringono a consegnare gioielli. Poi lo bloccano in una saletta laterale legandolo e, nel frattempo, saccheggiano la cassaforte e le vetrine interne.
Si dirigono verso la porta e scappano. Più avanti una quarta persona li attendeva in auto. In una manciata di secondi di loro non c’è più traccia. I passanti che in quel momento si trovano in centro vedono il gruppo uscire dalla gioielleria con buste colme di ori e oggetti preziosi. È il panico tra la gente, che alla vista dei tre armati di pistola scappa. È orario di uscita dalla scuola, i genitori si precipitano verso gli ingressi a prelevare i bambini. Immediatamente sono avvisate le forze dell’ordine: sul posto accorrono i carabinieri della Compagnia di Pozzuoli – diretti dal maggiore Roberto Spinola – e una pattuglia della locale stazione, coordinata dal maresciallo Carmine Napolitano.
Il gioielliere nel frattempo viene soccorso. È in stato di choc, appare sanguinante e presenta ferite alla testa. Subito viene trasportato al presidio ospedaliero in località La Schiana, dove i sanitari lo medicano e eseguono i controlli del caso. I militari ascoltano le prime testimonianze per ricostruire la dinamica dell’ennesimo episodio di criminalità messo a segno in area flegrea. Il negozio è a soqquadro e, secondo una prima stima delle forze dell’ordine, la banda di malviventi avrebbe portato via preziosi per decine di migliaia di euro. Intanto la città è spaventata e reclama sicurezza. Appena una decina di giorni fa un’altra rapina è stata eseguita in una tabaccheria a Cappella e, inevitabilmente, l’emergenza microcriminalità è oggetto di discussioni.
L’amministrazione comunale del sindaco Ermanno Schiano, dal canto suo, annuncia «di lavorare per una maggiore sinergia tra le istituzioni e le forze dell’ordine». Ma dai banchi dell’opposizione si chiede concretezza. Il consigliere indipendente Josi Gerardo Della Ragione commenta: «Da anni denunciamo un preoccupante aumento di microcriminalità. La rapina di ieri, in occasione dell’uscita dalle scuole di centinaia di bambini, dimostra quanto la città sia insicura, lasciando commercianti e cittadini in balia di malviventi». Si propone quindi la presenza sul territorio di un presidio di forze dell’ordine e di un commissariato. «Alcuni atti sono stati deliberati in Consiglio comunale ma non sono stati messi in pratica – conclude il consigliere Della Ragione – È tempo che tutte le autorità cittadine, provinciali e nazionali comincino a non considerare più il nostro paese come una tranquilla cittadina di provincia. L’illegalità va contrastata anche con la prevenzione, non facendo finta che il fenomeno non esista».

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