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Con la riapertura di Vivara e la Processione dei Misteri Procida apre la stagione turistica.

PROCIDA. E’ sicuramente la novità più interessante dell’apertura della stagione turistica 2013 nel Golfo di Napoli, che coincide come da tradizione con l’avvento del ponte Pasquale. Un fatto di una rilevanza tale da non essere sfuggito neppure all’attenzione dei media regionali e nazionali, oltre che delle agenzie di stampa, che non a caso negli ultimi giorni hanno dedicato importanti servizi giornalistici o reportage su quella che di certo diventa la nuova vera frontiera del turismo nelle isole dell’arcipelago campano. Parliamo della riapertura dell’isolotto di Vivara, fortemente voluta dall’amministrazione di Procida e dal sindaco Vincenzo Capezzuto, ennesima perla di un anno solare che vede ancora lontano il giro di boa e che pure ha visto l’isola di Arturo mettere a segno risultati importanti nel campo del miglioramento del sistema territorio e di conseguenza anche dell’ospitalità turistica. E che adesso, facendo un’analisi a mente fredda, inducono anche lo stesso Capezzuto ad una serie di considerazioni. “Capisco che in una realtà, specialmente una piccola realtà – le discussioni, il dibattito ed anche le critiche siano all’ordine del giorno, ed io le guardo e le valuto anche con attenzione quando vi intravedo contenuti costruttivi. Poi certo, viviamo una fase in cui la politica è nell’occhio del ciclone a prescindere, ma non si deve dimenticare quanto è stato fatto per Procida negli ultimi tre anni”.
E qui il sindaco passa ad elencare i risultati raggiunti in un arco di tempo davvero breve: “Abbiamo sistemato l’annosa questione della depurazione delle acque – spiega – iniziato i lavori per la metanizzazione, riaperto al pubblico l’oasi naturale di Vivara (che nell’ambito dell’offerta turistica costituirà un inestimabile valore aggiunto), restituito alla comunità procidana Terra Murata dopo venticinque anni di tentativi andati sempre a vuoto, raggiunto numeri da record nella raccolta differenziata in appena sessanta giorni. E ora, finalmente, anche il mondo mediatico guarda all’isola in una veste diversa, mostrandola non più parente povera di Ischia e Capri, ma come una terra in grado di costituire molto più di un ripiego alle due cugine”. Poi una considerazione accompagnata ad una riflessione finale: “Anche alcuni ospiti abituali di Procida mi hanno riferito di averla trovata migliorata ad occhio nudo – conclude – ma questo naturalmente non ci fa cullare sugli allori, perché consapevoli di un processo di conversione che presenta ancora molte tappe. Ringrazio ovviamente i cittadini, dal momento che gli artefici principali di questa repentina inversione di marcia sono stati soprattutto loro, e ripeto faccio altrettanto anche con chi, muovendo critiche o osservazioni, ha creato spunti di discussione e riflessione. A chi invece ha vestito i panni di detrattore per il solo gusto di farlo, ribadisco che ormai la politica ha cambiato rotta ed abitudini e che la demagogia serve a ben poco…”.

fonte www.casertanews.it

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