Ormai sulle strade di Bacoli, regna l’anarchia. L’articolo 158 del Codice della strada col quale viene regolato il divieto di fermata e di sosta dei veicoli ed è valido per tutto il territorio nazionale, da Canicattì a Predoi; sulle nostre vie, spesso o quasi sempre viene ignorato; sia da parte di alcuni automobilisti, che da parte di chi dovrebbe far rispettare le regole.
Sabato mattina, come accade ormai da diversi mesi, il traffico veicolare è rimasto bloccato lungo via Cappella, all’altezza dell’ufficio Postale di Torregaveta. Le code dall’una e dall’altra parte della zona interessata all’ingorgo, si sono formate per diverse centinaia di metri. C’era di tutto: auto in sosta sugli attraversamenti pedonali, sui marciapiedi, allo sbocco dei passi carrabili, all’uscita dell’area di parcheggio dell’Ufficio Postale , in corrispondenza di segnali stradali verticali, che occultavano la vista degli stessi, in curva, in corrispondenza dell’incrocio con via Giulio Cesare, in prima e seconda fila, a spina di pesce, negli spazi riservati alla fermata degli autobus, e in quelli destinati alla sosta dei veicoli per persone diversamente abili.
E’ grave. Tutte le infrazioni previste dal codice della strada, in ordine al divieto di fermata e di sosta degli autoveicoli, erano inglobate in uno spazio più o meno di circa duecento metri quadrati. Tale situazione ha rallentato pesantemente la circolazione stradale, e ha reso la vita difficile ai pedoni, mettendo in pericolo anche la loro incolumità, costretti a scendere e risalire dai marciapiedi invasi dalle autovetture o addirittura dagli Sport Utility Vehicle di grossa dimensione, i cui conducenti, a volte hanno l’ardire di volerli utilizzare, sulle strette e anguste strade bacolesi, questi suv come se avessero in mano una city car.
Molto spesso la mancanza del rispetto delle più elementari regole di circolazione dipende anche da altri fattori. Nel caso di specie, l’ufficio postale di Torregaveta, è stato aperto da pochi anni. Lo spazio riservato al parcheggio degli utenti è di tre o al massimo di quattro vetture. L’afflusso agli sportelli è notevole, e si dovrebbero pensare ad altre soluzioni, come l’utilizzo degli spazi liberi lungo le terre che costeggiano la stessa Via Cappella.
Occorre un poco di buona volontà da parte delle amministrazioni locali. Dalla riqualificazione di queste arre lasciate all’incuria, si potranno creare gli spazi per la sosta delle auto e perché no, anche qualcosa di più per la fruizione pubblica.