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A Pozzuoli i tombini vanno a ruba (40 mila euro di danni) forse usati per il body-building

POZZUOLI – Settantadue tombini e caditoie stradali rubati nel giro di pochi giorni tra la zona di Monterusciello e quella del centro storico a due passi dall’Anfiteatro Flavio: è il nuovo business criminale di una banda che opera indisturbata da settimane a Pozzuoli e che sta facendo razzia dei chiusini in ghisa, che poi vengono rivenduti nel fiorente mercato nero dei pesi per i bilancieri da body-building.

Un mercato illegale al quale si rifornirebbero decine di palestre e centri-fitness del Napoletano, alimentato dalle tonnellate di ghisa rubate dalle strade. Un business illegale da migliaia di euro: ogni chiusino stradale ha un peso che supera i cinquanta chilogrammi e la lega di ferro-carbonio con la quale viene realizzato può diventare un’ottima materia prima per realizzare i dischi per i bilancieri o i manubri usati dai culturisti.

E c’è poi, ovviamente, il sempre florido mercato nero delle imprese edili dei cantieri abusivi flegreo-giuglianesi. Una caditoia può essere rivenduta anche a 5 euro al chilo nell’edilizia illegale, ma il prezzo triplica quando si tratta di attrezzature sportive. In tempi di crisi economica, la criminalità ha fiutato il nuovo affare. Nuova frontiera del riuso criminale di beni pubblici, almeno per la Campania: il fenomeno finora era stato registrato da polizia e carabinieri in alcune zone del Milanese.

Ora è sbarcato anche in terra flegrea, facendo scattare l’allarme. A ottobre scorso i carabinieri della compagnia di Pozzuoli arrestarono in flagranza di reato un pregiudicato della zona di Monterusciello: nel bagagliaio della sua autovettura trovarono tredici tombini e caditoie stradali. Ora c’è una vera e propria banda organizzata. Che opera con un piede di porco e una mazzuola per scardinare l’asfalto e i sanpietrini nei quali è affogata la grata o la lastra di ghisa, lasciando solchi e voragini nel mezzo della carreggiata.

E ieri mattina in via Vigna erano ancora ben visibili le tracce dei venticinque chiusini rubati nell’ultimo fine settimana e di quelli che stavano per essere ulteriormente portati via. La «banda della ghisa» ha operato finora di notte, caricando probabilmente a bordo di un camioncino le oltre tredici tonnellate di materiale che potrebbero ora fruttare anche 15mila euro, mentre ha costretto il Comune a correre immediatamente ai ripari, provvedendo alla sostituzione dei tombini rubati con altri più sicuri: chiusini «blindati» con anelli di ferro antirimozione. Il furto messo a segno due notti fa segue quelli a ripetizione compiuti in decine di strade del quartiere popolare di Monterusciello: in pochi giorni sono stati trafugati quasi cinquanta tombini.

Si indaga per scovare i responsabili e per fare luce sull’ultima frontiera del mercato illegale. Un danno economico per il Comune di Pozzuoli, costretto a fare numerosi sopralluoghi per stilare l’elenco delle strade colpite e sborsare oltre 40mila euro per rimettere a posto le cose. Ma, soprattutto, una «oggettiva situazione di pericolo per la pubblica e privata incolumità», come si legge nella denuncia-querela contro ignoti stilata dagli uffici comunali di Pozzuoli e inviata alla polizia locale.

Solchi pericolosi per il traffico autoveicolare ma anche per quello pedonale, soprattutto nei pressi di scuole e uffici pubblici.

fonte www.ilmattino.it

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