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SFIDE QUOTIDIANE DI UNA PENDOLARE MONTESE

SFIDE QUOTIDIANE DI UNA PENDOLARE MONTESE

Monte di Procida ore 7,50. È ora di uscire di casa e andare a lavoro… passo accanto allo stazionamento dei pullman di via Panoramica ed è completamente deserto. Niente Monte di Procida- Napoli oggi. Ecco già il primo ostacolo da superare…

Chiamo il numero verde dell’EAVBUS e il deposito di Agnano per avere spiegazioni o almeno per lamentarmi dell’abbonamento pagato inutilmente, ma non risponde nessuno. Arrivo alla fermata di piazza XXVII gennaio e apprendo che anche la navetta Monte di Procida – Torregaveta è latitante.

L’unica via d’uscita da Monte di Procida resta quella di elemosinare un passaggio.

Un quarto d’ora dopo, grazie ad un’anima pia che mi ha raccolta per strada, sono alla stazione di Torregaveta.

La cumana c’è e la vedo partire proprio sotto il mio naso (un classico) mentre corro tra passanti e auto e contemporaneamente cerco nella borsa l’abbonamento.

Un avviso “artigianale” con pennarello nero su cartoncino da imballaggio mi avvisa che “I TRENI VIAGGIANO CON MOLTO RITARDO”.

Mi siedo e, con rassegnazione composta, aspetto l’arrivo del treno.

Dopo 30 minuti ecco che arriva il nostro unico, fatiscente e “meno male che cammina ancora nonostante tutto” mezzo di locomozione. Saliamo in cumana e incrociamo le dita. Il viaggio è lungo, anche per me che devo scendere dopo solo 5 fermate. dopo una serie di scambi rotti, attese di coincidenze, porte bloccate e soste inspiegabili ai più, arrivo a Pozzuoli. Raccolgo le ultime forze perché, visto che il Mdp-Napoli non è passato, ho tutta Pozzuoli da scalare… ma il peggio è passato… o forse no?

Sera h 18,30

Ho rinunciato all’idea del Napoli – Monte di Procida ( nel corso della giornata ho letto su facebook che qualcuno li ha visti passare ma credo si tratti di leggende metropolitane oramai!) e ridiscendo Pozzuoli.

In stazione ci sono troppe persone che attendono su entrambi i lati… brutto segno.

Ma stavolta mi sono organizzata all’interminabile attesa: ho un i-pod e la settimana enigmistica.

50 minuti, tre maxicruciverba, due sigarette e 12 tracce di musica più tardi ecco che arriva la cumana. È quasi emozionante…

A Torregaveta il pullman non c’è. Mi faccio forza e inizio a camminare lunga la salita a piedi, al buio con le auto che mi sfrecciano accanto.

45 minuti dopo sono sulla soglia di casa e devo trattenermi da inginocchiarmi a terra e baciare il pavimento.

Passo in rassegna i miei impegni serali: palestra?(dopo 45 minuti di cammino in salita ho già dato!); cinema? ( lo spettacolo in prima serata è già perso!) . Niente può convincermi: io, da questa casa, non esco più!

Vado a letto ma il mio sonno non è tranquillo…. C’è già dentro di me il pensiero angosciante che domani si ricomincia!!!!!

Amalia

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