Una società svedese, la General Trade Internationale, le spese di “comunicazione” di un consigliere PDL alla Regione Campania, delle fatture che secondo i magistrati sono false. Questo il quadro, solo all’apparenza complesso ,di un circolo vizioso che è costato circa 64.000 euro alla Regione.
Per ottenere il rimborso, secondo l’accusa, il consigliere Ianniciello, infatti, ha esibito fatture emesse da un’inesistente società di Bacoli, che ha nella sua ragione sociale il commercio all’ingrosso di rottami ed è formalmente amministrata da due cittadini svedesi che sono risultati irreperibili in Italia e domiciliati presso un’agenzia di viaggi. Il rappresentante operativo di questa società – secondo le indagini della Guardia di Finanza – è risultato un pregiudicato che ha precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti e ricettazione di assegni rubati.
Il compito di condurre una “idonea istruttoria” sulle richieste di rimborso spese spettava, secondo l’accusa, al capogruppo del Pdl, Fulvio Martusciello. Nella stessa indagine, infatti, i finanzieri del nucleo di polizia tributaria del colonnello Nicola Altiero hanno perquisito casa e ufficio di Fulvio Martusciello, ex capogruppo Pdl, che avrebbe girato le richieste di rimborso “per quietanza” alla sezione bilancio della Regione.
Durissime le parole del Gip Roberto D’Auria nell’ordinanza di custodia cautelare notificata oggi al consigliere regionale del Pdl Massimo Ianniciello: “La mancanza di controlli nell’erogazione dei fondi regionali ha fatto in modo che il malcostume dilagasse. A partire dal 2011 la condotta illecita, verosimilmente avendo appurato l’inesistenza di controlli amministrativi di verifiche di coerenza e veridicità delle richieste, ha assunto connotati di particolare spregiudicatezza“