Video di 4°canale flegreo ( 152).
Chiedono l’aiuto dei cittadini, gli autisti dell’EavBus, che da giorni protestano a Napoli trascorrendo la notte anche sul tetto degli uffici dell’azienda. E lo fanno distribuendo in queste ore, a bordo dei bus, un modello da compilare al fine di presentare un esposto-denuncia alla Procura generale della Corte dei Conti. Chiedono ”un urgente intervento ispettivo alla luce dei buchi di bilancio denunciati, dalla stampa come dall’assessore regionale al Trasporti, nelle aziende regionali del trasporto pubblico locale, per i disagi e i disservizi subiti dall’utenza sulla gestione delle tre strutture parallele Acam, Unico Campania, Ente autonomo Volturno e per eventuali irregolarità nella gestione del denaro o del patrimonio pubblico”. E’ una situazione complessa, quella dei lavoratori dell’Eavbus. ”Vogliamo lavorare – dicono – e soprattutto non riusciamo a capire perchè mettono un’azienda in liquidazione quando potrebbe essere fatta rinascere”. ”Volete sapere cosa succede? Di circa 30 mezzi previsti nei turni, ogni giorno ne escono solo sette. Non ci sono soldi per la manutenzione. E la cosa paradossale è che l’azienda continua a pagare l’assicurazione anche sui bus fermi”, spiega Francesco Paciello, in prima linea nella protesta. E poi, c’è un altro aspetto ”molto urgente” da affrontare. ”L’azienda non eroga il cosiddetto ‘quinto dello stipendio’ – aggiunge Paciello – Questo significa che sono bloccati i pagamenti dei nostri prestiti e quindi presto saremo tutti protestati”. Nell’esposto denuncia, i lavoratori hanno intenzione di chiedere ”un’eventuale citazione in giudizio dei presunti responsabili alla scopo di chiamarli al risarcimento del danno per le aziende Sepsa, Circumvesuviana, Metrocampania Nord Est, Eav Bus ed Eav Bus tour”. ”Noi vogliamo lavorare – conclude – noi non vogliamo timbrare il cartellino e non fare nulla”. Qualcuno suggerisce anche di ripristinare la figura del bigliettaio visto che ”oltre l’80% degli utenti non paga il biglietto”’. ”Vogliamo avere un futuro, e vogliamo che anche la nostra azienda lo abbia”, conclude Paciello..
fonte www.napolionline.it