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Crack Diulemar: confermate le misure cautelari per i soci

Confermate le ordinanze di custodia cautelare da parte del Gip Anna Maria Fattori su proposta del PM Paolo D’Ovidio della Procura della Repubblica di Roma per i soci della CDN Deiulemar S.p.A. di Torre del Greco.

Restano a poggioreale Pasquale e Angelo della Gatta e Leonardo Lembo, mentre al carcere di Pozzuoli Michela della Gatta e Giovanna Iuliano. Restano agli arresti domiciliariMaria Luigia Lembo e Gina Boccia rispettivamente consorti dei defunti Michele Iuliano e GianBattista della Gatta, e Giuseppe Lembo (unico fondatore della CDN sopravvissuto), troppo anziani per il carcere.

L’inchiesta era stata trasferita d’ufficio a Roma a causa dell’impugnazione per difetto di giurisdizione da parte dell’avvocato A. Stile ordinario di diritto penale all’università La Sapienza di Roma, avvocato dei soci Pasquale ed Angelo Della Gatta.

Nel ricorso si sottolineava la presenza tra gli obbligazionisti di un magistrato Angelo Scarpati Castellamare di Stabia appartenente alla Corte d’appello di Napoli, cosa che faceva scattare l’immediata applicazione dell’art. 11 c.p.p. che prevede la ricusazione dell’inchiesta a un giudice appartenente ad un’altra giurisdizione qualora gli indagati, le persone offese dal reato o le persone informate sui fatti professionalmente appartengano al distretto di Corte d’appello in cui si svolge l’inchiesta.

La competenza giurisdizionale viene ripartita dalle norme di Ordinamento giudiziario per accorpamenti distrettuali. Il distretto della Corte d’appello di Napoli è accorpato a quello di Roma, ecco perchè l’inchiesta Deiulemar soprannominata dagli inquirenti Il mondo di Oz è stata trasferita alla Procura della Repubblica di Roma. La cosa aveva messo in ansia i risparmiatori considerando che il giorno 18 agosto scadevano i termini per un’ordinanza di conferma della custodia cautelare.

Tuttavia la Procura di Roma rappresentata dal PM Paolo D’Ovidio e dal Gip Anna Maria Fattori ha confermato tutti i capi di imputazione emessi dal giudice Marini del Tribunale di Torre Annunziata ed della necessità di una custordia cautelare in attesa di giudizio. Intanto il Tribunale di Torre Annunziata ha esposto ricorso in Cassazione contro il provvedimento di trasferimento dell’inquiesta rivendicando la paternità della medesima.

Si attende dunque la sentenza della Cassazione in merito, anche se si è consapevoli che tale incidente processuale rallenta i tempi e i ritmi dell’inquiesta stessa, inoltre non consente agli obbligazionisti che sono le persone offese dai reati di partecipare attivamente al processo. I torresi tuttavia hanno migliorato il tono del loro umore alla notizia della mancata scarcerazione, (obiettivo cui si mirava con la richiesta di ricusazione data la prossimità della scadenza dei termini con il ferragosto), sono fiduciosi che l’inquiesta torni nella competenza della Procura della Repubblica di Torre Annunziata.

Intanto il medico del penitenziario di Poggioreale che è di Torre del Greco, e che cura Leonardo Lembo affetto da diabete ha anticipato ad alcuni obbligazionisti che Leonardo Lembo sta collaborando con i giudici e sta raccontando ogni cosa. Non così i sig. Pasquale e Angelo della Gatta che si sono avvalsi della facoltà di non rispondere nonostante non siano avezzi alle ‘scomodità’ del sistema carcerario.

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