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Quarto. Il calcio come veicolo di legalità, logo antiracket sulle maglie

DALLA GAZZETTA DELLO SPORT
A Quarto, nella periferia di Napoli, la squadra locale sottratta alla camorra è stata affidata alle associazioni che si battono contro il pizzo. Alla presentazione anche il pm antimafia. Nel 2007 fu promossa in serie D grazie ai gol di Maradona juniorSi chiama Quarto, come il porto da cui salpò Garibaldi con i suoi Mille. E’ un comune di circa 40 mila abitanti, una delle affollate aree periferiche di Napoli nella zona dei Campi Flegrei. Che vivono calcio. Mangiano calcio. E attraverso il calcio rinascono. Per veicolare messaggi di legalità. Contro il racket e contro la camorra.

la storia— Nella primavera del 2007 la Quarto del sud faceva festa perché la squadra locale veniva promossa in serie D. Ci giocava Diego Armando Maradona, junior ovviamente: la ribalta nazionale, così, fu conquistata due volte. Quattro anni dopo, il 5 maggio, giorno nefasto evidentemente non solo per l’Inter, il presidente Castrese Paragliola veniva arrestato con l’accusa di associazione di stampo mafioso. A quel punto il suo club aveva già toccato l’apice ed era di nuovo sprofondato. Ma solo sul campo. E sul campo è retrocesso in Promozione dopo i playout al termine dell’ultima stagione. Ma l’onta dell’amministrazione controllata è un’altra cosa.

rinascita— La ripartenza è stata e sarà più emozionante del previsto. La nuova squadra cittadina si chiamerà infatti “Nuova Quarto Calcio per la legalità” e si presenterà ai nastri di partenza del prossimo campionato campano di Promozione con il logo dell’associazione antiracket. La società è stata sottratta alla camorra e affidata alle associazioni che si battono contro il pizzo nell’area flegrea. e ora a sostenerla saranno i cittadini di Quarto con una sorta di “azionariato popolare” lanciato attraverso una sottoscrizione sostenuta dalle associazioni antiracket. Il club sarà gestito dal responsabile nazionale di SOS Impresa, Luigi Cuomo, a cui è stata affidata dall’amministratore Giudiziario, Luca Catalano.

messaggio— “Il calcio come mezzo per combattere le devianze, per affermare la legalità e per coinvolgere la gente”, è lo slogan utiilzzato dal pm dell’Antimafia di Napoli, Antonello Ardituro. “Da qui deve partire un messaggio di legalità verso i giovani e verso la città e costituisce un’occasione unica, da sfruttare, per voltare pagina”, ha detto il magistrato. Che ha anche annunciato una partita amichevole tra la Nazionale magistrati e il nuovo Quarto. A quel punto la squadra avrà già cominciato il campionato: tornerà al lavoro il 30 luglio, giocherà allo stadio Giarrusso dato in concessione dal comune e la guiderà il tecnico Ciro Amorosetti. C’era anche lui nella primavera nel 2007. Ma oggi sarà ben più orgoglioso. Perché il suo lavoro andrà oltre un campo
da www.gazzettadellosport.it

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