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Crack Deiulemar: Da problema locale a problema globale

Si è tenuta alle ore 19.00 al cinema Corallo di Torre del Greco l’incontro-dibattito sul crack Deiulemar organizzato dal Comitato Noideiulemar@altervista.org intitolato Crack Deiulemar:da problema locale a problema globale. All’incontro hanno aderito anche il Comitato degli obbligazionisti della Deiulemar, l’Unione dei Consumatori e l’Ascom di Torre del Greco. Presenti anche il sindaco di Torre del Greco Gennaro Malinconico, il sindaco di Monte di Procida F.P. Iannuzzi, l’assessore regionale alle politiche del lavoro Severino Nappi, moderatore Antonio Capozzi redattore de IL Denaro.
Gli interventi degli avvocati dei comitati, tutti presenti, avv. Ciardella, Colapietro e Cardella hanno sottolineato il momento di stasi che gli obbligazionisti stanno attraversando almeno fino al 4 di luglio, momento in cui il giudice Paolo Celentano della I sez. civile della Corte d’appello di Napoli si pronuncerà in merito ai reclami presentati dai soci della società contro la sentenza di fallimento emessa il 2 maggio scorso dal giudice Palescandolo del Tribunale di Torre Annunziata. Fino a tale data nulla può avere riscontro, qualsiasi azione di protesta risulta del tutto inutile. Alla domanda da parte del pubblico se ci sono notizie in merito alle indagini svolte dalla Procura della Repubblica è stato risposto che esse sono e devono restare coperte da segreto istruttorio e che quindi gli obbligazionisti devono attenderne gli esiti con molta fiducia. Attualmente la società è in fallimento e dunque la procedura di soluzione della controversia è tutta rimessa nelle mani dei giudici. Se il reclamo verrà respinto tale procedura continuerà il suo corso e quindi gli obbligazionisti verranno esortati ad effettuare l’insinuazione al passivo, verrà nominato un comitato dei creditori e i curatori fallimentari nominati dal giudice Palescandola continueranno a svolgere il loro lavoro. In tale procedura è possibile la presentazione di un concordato fallimentare di natura liquidatoria o da parte di terzi, oppure a distanza di un anno dalla dichiarazione di fallimento dalla stessa società. Qualora invece il giudice P. Celentano accettasse il reclamo la società ritornerebbe in bonis alla situazione pre-concordataria e avrebbe in tal caso la possibilità di presentare un concordato. Molto sfuggenti sulla posizione della famiglia Iuliano, gli avvocati hanno voluto tranquillizzare gli obbligazionisti asserendo che ormai nelle 25 pagine di reclamo al fallimento presentate dalla stessa anche gli obbligazionisti ‘irregolari’ sono stati riconosciuti e che dunque nessuno deve aver timore di non vedere confermato dai giudici il proprio rapporto obbligatorio. E’ stato poi sottolineato il dramma socio-economico che la vicenda ha provocato a Torre del Greco e non solo. ‘A Torre del Greco le ripercussioni sull’economia della città sono state dirette e indirette’ – ha affermato il Presidente dell’Ascom – ‘dirette in quanto molti commercianti sono conivolti, indirette perchè le famiglie sono costrette a ridurre i propri consumi’. Il sindaco Malinconico, pur ribadendo che la crisi Deiulemar è il problema principale che terrà presente nella sua agenda politica, ha tuttavia precisato che anche per le richieste di ridurre le imposte e di abolire equitalia, non tutto è nelle sue possibilità istituzionali. Infine, il sindaco F.P.Iannuzzi ha ribadito la sua disponibilità ad un impegno politico nei confronti degli organi nazionali, considerando che Monte di Procida risulta essere il secondo paese maggiormente colpito dalla vicenda, non senza traumi anche se ‘i montesi vivono la questione in maniera riservata e silenziosa, senza riuscire nemmeno a chiedere aiuto’. Ha chiuso la serata l’assessore regionale Severino Nappi il quale ha posto l’accento sul più generale ‘disastro economico’ che la Regione Campania sta vivendo con la crisi economica e dell’impegno continuo che la giunta regionale sta ponendo nella risoluzione dei problemi, per ciò si è impegnato personalmente a promuovere qualsiasi iniziativa di sensibilizzazione a livello politico nazionale quantomeno per attivare il Fondo per le vittime delle frodi finanziarie. La serata si è conclusa con grande amarezza dei presenti che sicuramente queste cose le conoscevano già!

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