PROCIDA – Vivara chiama, cittadini e associazioni ambientaliste rispondono. Il coordinamento «Libera Vivara» si è fatto promotore di una manifestazione -svoltasi nei giorni scorsi – tesa a rendere fruibile ed accessibile al pubblico l’isolotto, riserva naturale dello Stato. Dal 2002, infatti, Vivara si fregia di questo titolo, ma da allora isolani, turisti e appassionati si trovano di fronte ad un cancello irrimediabilmente chiuso.
«Chiediamo fortemente di liberare Vivara», spiega in una nota il coordinamento, «ostaggio di eccessive ed infinite pastoie e lungaggini burocratiche e di aprire finalmente alla comunità questo splendido isolotto apprezzato in tutto il mondo». Il corteo è partito dalla Marina Chiaiolella di Procida. Tra danze, tammorre e qualche momento di tensione i manifestanti hanno raggiunto e attraversato il ponte (inagibile) che li separa dalla riserva. La richiesta, sempre la stessa: «Vivara libera».
Alla giornata di mobilitazione hanno aderito i circoli di Legambiente delle isole di Ischia e Capri; l’associazione Lerka Minerka; la delegazione Lipu di Procida e Vivara e l’associazione Vivara Onlus, amici delle piccole isole
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