A pochi giorni dall’udienza sul ricorso al fallimento che il giudice P. Celentano della Corte d’Appello di Napoli (I sez. civile) dovrà dare e che è stata fissata per il 4 luglio alle ore 10.30, la sig. Gina Lembo moglie del compianto Michele Iuliano storico fondatore insieme a Della Gatta e Lembo della Compagnia di navigazione Deiulemar, rende pubblica la sua versione dei fatti attraverso un reclamo di venticinque pagine in cui spiega come sono stati trasferiti gli assets dalla compagnia stessa alle altre società di nuova costituzione ossia Deiulemar shipping e Lady shipping.
Inoltre dichiara insieme alla figlia Giovanna Iuliano di essere contraria sia all’ipotesi del fallimento sia a quella del concordato preventivo al 52% così come proposto dall’amministratore unico R. Maviglia prima che il giudice Palescandolo di Torre Annunziata dichiarasse fallita la società. La loro soluzione sarebbe quella di salvare l’azienda e quindi di sottoporre la Società ad amministrazione controllata, così il fronte degli obbligazionisti che per la maggiore sono irregolari si spacca in tre anzicchè in due.
Da una parte i fallimentaristi, ossia coloro che vogliono il fallimento della Compagnia tout court in quanto sono convinti che il patrimonio dei singoli soci è abbastanza da coprire tutti i crediti sia privilegiati che chirografari in modo da soddisfare tutte le esigenze, dall’altra quella dei concordatari ossia coloro che invece consapevoli dei lunghissimi tempi del processo civile in Italia e della particolare posizione che gli obbligazionisti irregolari occuperebbero nella procedura fallimentare non si sentono poi così sicuri di rientrare in possesso dei propri capitali investiti. Una terza opzione dunque, che assicurerebbe il prosieguo delle attività della Compagnia e un ristoro per gli obbligazionisti tutti.
Intanto il Comitato noideiulemar in coordinamento con gli altri comitati, inclusa l’Unione dei Consumatori ha indetto un incontro-dibattito al Cinema Corallo di Torre del Greco alle ore 19.00 dal titolo DEIULEMAR da Problema locale a Problema globale, invitando il sindaco di Torre del greco G. Malinconico, il Sindaco di Monte di Procida F.P. Iannuzzi, l’assessore regionale alle politiche sociali e del lavoro Nappi.
Un incontro che si prevede alquanto rovente, in cui mancano i sindaci di Torre Annunziata e di Sorrento altri due comuni campani particolarmente coinvolti e in cui ancora non si sa se parteciperanno i consulenti della famiglia Iuliano, l’unica famiglia che fino a questo momento ha rifiutato qualsiasi confronto con gli obbligazionisti, ma che ripetutamente sia attraverso le dichiarazioni dello stesso M. Iuliano alla stampa, sia adesso attraverso le dichiarazioni della moglie e della figlia intendono soddisfare le esigenze degli obbligazionisti.
Gli obbligazionisti tuttavia lamentano una mancanza di trasparenza in tutta la vicenda e per reazione si muovono anche attraverso la formazione di gruppi spontanei trasversali ai vari Comitati e alle varie associazioni presenti sul campo, intendono partecipare in massa all’incontro-dibattito e sperano che alla fine della serata potranno avere le idee più chiare in merito alla questione.
Intanto il 4 presenzieranno l’udienza del G. Celentano sul ricorso e saranno i primi a conoscerne gli esiti, naturalmente i concordaristi sperano nell’accettazione del ricorso mentre i fallimentaristi nel rigetto, cosa sia meglio, per il momento, nessuno lo sa! Gli obbligazionisti hanno anche deciso di assistere all’udienza del giudice Celentano il 4 luglio alle ore 10.30 alla Corte d’appello, 1 sezione civile, naturalmente se c’è un’afflueenza massiccia c’è anche una risposta più vicina agli stessi.
Assunta Esposito