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Monte di Procida punta alle energie rinnovabili, proposta di Andrea Scotto Lavina

Il Comune di Monte di Procida punta alle energie rinnovabili. E’ stata votata, all’unanimità dei presenti, la proposta di Andrea Scotto Lavina, delegato alle Politiche per le Energie Rinnovabili, di indirizzare il Comune verso l’efficienza energetica. Durante la riunione del parlamentino civico, svoltosi ieri mattina, presso la sala “Quandel” del Municipio in via Panoramica, sono state approvate ben 10 azioni da mettere in campo al fine di investire nella sostenibilità energetica ed ambientale. “Sono già numerosi gli atti deliberativi adottati da questo Comune – spiega Scotto Lavina – basti pensare all’adesione al ‘Patto dei Sindaci’, avvenuta l’11 febbraio 2010 che impegna le città europee firmatarie a predisporre un ‘Piano di Azione’ con l’obiettivo di ridurre di oltre il 20% le proprie emissioni di gas serra, attraverso politiche e misure locali che aumentino il ricorso alle fonti di energia rinnovabile, che migliorino l’efficienza energetica e attuino programmi sul risparmio energetico e l’uso razionale dell’energia. O, ancora, l’approvazione del documento “Paes, Piano di Azione Per l’Energia Sostenibile”, con il quale si impegnava ad attivare un processo concreto di sensibilizzazione verso interventi di edilizia responsabile sia pubblica che privata e verso comportamenti virtuosi tesi alla riduzione del consumo energetico a 360°”. La strada dell’efficienza resa immediatamente eseguibile prevede: “l’attivazione di uno sportello informativo a servizio del cittadino pronto a fornire tutte quelle informazioni utili per comprendere i vantaggi ambientali oltre che economici e fiscali previsti dalla normativa di settore; l’avvio di un concreto ed analitico censimento per le classi energetiche, in primis, di tutti gli edifici pubblici nonché quelli privati; un radicale intervento di ammodernamento degli impianti di pubblica illuminazione secondo tecniche innovative ed utilizzando una formula che permetta di ottenere maggiori risparmi energetici, riducendo i costi ed utilizzando parte di tali risparmi per remunerare gli investimenti di ammodernamento profusi dai gestori degli impianti; l’utilizzo di superfici dei tetti degli edifici pubblici (scuole, Casa Comunale, impianti sportivi, eccetera) per concedere in affitto le aree per l’installazione di pannelli solari beneficiando di ritorni in termini economici o risparmiando l’energia consumata nello stesso impianto; l’avvio di procedure finalizzate alla selezione di professionisti che collaborino per il raggiungimento degli obiettivi prefissati”.  A questi primi sei indirizzi, ve ne si aggiungono altri quattro che, stavolta, vedono protagonisti i cittadini stessi, di ogni età, dai più piccoli ai più grandi. “L’intento – spiega il consigliere – è anche quello di infondere, soprattutto nei bambini, una coscienza civica e la consapevolezza che il risparmio energetico può avere effetti benevoli tanto sull’ambiente quanto sulla comunità stessa. E’ per questo che ritengo sia opportuno considerare questo tema come una materia d’ insegnamento scolastico finalizzando parte dei contributi comunali di sostegno ai Pof (Piani dell’Offerta Formativa) a questo tipo di formazione in modo da scolpire nelle menti dei più giovani i concetti che sono alla base dei comportamenti virtuosi da perseguire”. Ma, il più piccolo dei centri flegrei, vuole anche “osare” nel prendere in considerazione la nota strategia definita “Rifiuti Zero”. “Dopo gli importanti successi che Amministrazione e cittadini continuano ad avere nella differenziazione dei rifiuti – prosegue – è necessario avviare i primi passi verso questa soluzione, aderendo alla rete istituzionale di Enti partner e sposando le tecniche primordiali per tendere al traguardo della radicale riduzione della produzione del rifiuto, incidendo in tal modo sia sulla riduzione degli oneri necessari per lo smaltimento che sul consumo energetico che dalla raccolta e dallo smaltimento viene profuso”. Favorire lo sviluppo del settore attraverso una politica di snellimento e burocratizzazione nonché di riduzione degli oneri concessori per chi procede ad interventi di miglioramento dell’efficienza energetica del proprio edificio (passaggio ad una classe energetica migliore) o preveda l’installazione di impianti ad energie alternative è l’ultimo punto delle linee guida da cui partirà il progetto che si avvarrà anche di veri e propri “addetti ai lavori” in continuo aggiornamento circa le normative vigenti e le nuove tecnologie. Durante la seduta di Consiglio Comunale è stata presa in considerazione anche la possibilità di adottare la pratica del “compostaggio domestico”. Si tratta di un processo naturale che consente di trasformare la sostanza organica presente nei nostri rifiuti organici della cucina e dell’orto o giardino (circa un terzo dei rifiuti prodotti da ciascuno di noi è rappresentato da rifiuti organici) in compost, ovvero in un prodotto utile per fertilizzare la terra.

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