ISCHIA – Caso di avvelenamento da funghi a Ischia. A farne le spese una famiglia, padre, madre e uno dei due figli: ricoverati d’urgenza all’ospedale Cardarelli di Napoli, versano in gravi condizioni dopo aver ingerito una “amanita verna”, un tipo di fungo molto tossico della famiglia delle amanitaceae e facilmente confondibile con i più comuni prataioli. Soccorsi ieri sera all’ospedale “Rizzoli” di Ischia, i tre sono stati trasferiti oggi a Napoli dopo che le loro condizioni si sono aggravate.
Da quanto si è appreso il consumo di funghi è avvenuto ieri tra le mura domestiche. Risalirebbero alla giornata di ieri, infatti, i primi malesseri acuitisi oggi al punto da rendere necessario il trasferimento al Cardarelli di Napoli con elicottero per tre dei quattro componenti della famiglia Fiore (padre di 55 anni, madre di 43 e una figlia di 18).
Sarebbero rassicuranti, invece, le condizioni del figlio maschio, un 21 enne, che avrebbe ingerito un quantitativo minore di funghi. I funghi sarebbero stati raccolti dal capofamiglia, un abituale cercatore.
I Fiore vivono in località Campagnano, ai confini tra Barano e Ischia. Ricoverati al Cardarelli sono stati subito sottoposti ad esami tossicologici che hanno evidenziato la gravità della situazione con complicazioni legate in particolare alla funzionalità del fegato.
I tre sono in prognosi riservata ma non in pericolo di vita e attualmente sono ricoverati al centro anti veleni del Cardarelli di Napoli. Le analisi hanno evidenziato una grave disfunzionalità epatica, ma i tre pazienti rispondono bene alle sollecitazioni dei medici. È stato appurato che i funghi sono stati raccolti dal padre nel corso di una escursione e scambiati per i più comuni e commestibili prataioli.
fonte www.ilmattino .it